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 2012  settembre 21 Venerdì calendario

SAPERE ALLO SPIEDO

[Colloquio Con Umberto Eco
di Wlodek Goldkorn]

Modernità? È una parola che usano un po’ tutti: manager, scienziati, politici, artisti. Difficile trovare qualcuno, oggi, che dica di prediligere invece il vecchio ordine, benedetto dalla tradizione e da Dio. Ma come nasce e come si sviluppa la modernità? O come raccontarla con chiarezza ma senza perdere le sue varie s faccettature? Queste, e altre simili domande le affronta "L’età moderna e contemporanea", un’opera in 22 volumi, curata da Umberto Eco (vedi box). Nella sua prefazione Eco spiega come tutto cominciò nel Cinquecento, che a sua volta inizia nel 1492, l’anno della scoperta dell’America, della Reconquista cristiana della Spagna e della cacciata degli ebrei. E numerosi studiosi, volume dopo volume, ci portano fino al cuore del Novecento attraverso le sue varie discipline. Intanto, qui Eco risponde alla domanda su come nasce e si sviluppa questa opera, monumentale, anch’essa figlia della modernità e della sua evoluzione tecnologica.
"L’età moderna e contemporanea" è praticamente una specie di Enciclopedia, nel senso originale della parola: un tentativo di inglobare il sapere del mondo, nelle sue varie discipline. Come nasce una simile idea? E non sta peccando di presunzione illuminista per cui tutto è spiegabile e narrabile?
«L’idea è nata una ventina di anni fa quando appena si parlava di CdRom. Danco Singer che allora lavorava per l’Olivetti, è venuto a trovarmi con un dischetto e mi ha mostrato tutto quel che si poteva fare (in teoria) con un CdRom, salvo che mi chiedeva cosa ci si potesse mettere dentro».
E lei come ha risposto?
«Trovandomi di fronte alla possibilità di lavorare su ipertesti, sono partito da due domande-sfida. Come si può rendere immediatamente evidente quanti secoli separano sant’Agostino da San Tommaso? Nessuno ci pensa, perché a scuola li si studia tutti nello stesso anno, ma sono otto, tanti quanto separano San Tommaso da noi. Quindi pensavo a una striscia che scorresse sullo schermo, partendo dal Big Bang sino a oggi, e si vedesse quanto durava la distanza tra i dinosauri e la nascita di Gesù (enorme) e quanto fosse brevissima, così da richiedere zoom successivi, quella tra Gesù e noi. La seconda domanda, che può parere bizzarra, era: Kant può avere incontrato o almeno visto da lontano Napoleone? Si trattava di fare incrociare non solo le date di nascita e morte di entrambi ma anche di incrociare i siti in cui erano stati sia Napoleone che Kant. Non vi dico la risposta, ma il dischetto rispondeva. Di lì l’idea di una ricostruzione della storia, dalla politica e le guerre alla cultura e la vita materiale».
Qual era il difetto dell’iniziativa?
«Che i dischetti costavano troppo (mi pare che all’epoca fosse qualcosa come 300 mila lire, 150 euro di oggi) e quindi non potevano essere adottati a scuola. E che quasi subito con l’avvento di Internet e con la possibilità di avere un ipertesto on line, i dischetti diventavano inutili, e il servizio poteva essere a disposizione in modo potenzialmente gratuito, o a bassissimo prezzo. Che è quello che sta accadendo ora».
Lo sta proponendo su carta.
«Infatti, una volta che piano piano ci siamo trovati a disposizione un materiale così vasto, a cui avevano lavorato decine e decine di collaboratori eccellenti, è nata la possibilità di trasferirlo anche su carta. Forse perché avere tutto sul computer è bellissimo, ma prendere tra le mani un libro illustrato è ancora più bello».
Torniamo alle origini. Lei, nella prefazione parte dal Cinquecento.
«In realtà avevamo cominciato con un dischetto sul Seicento. Eravamo a inizio anni Novanta e io stavo scrivendo "L’isola del giorno prima", che si svolge nel Seicento, e quindi ero fresco di infinite letture sull’epoca, dalla scienza e dalla politica alla letteratura e alla pittura. Si trattava di costruire un programma, un formato. E ho messo insieme un gruppo di cinque miei laureati, alcuni bravi nella nascente informatica, altri in storia. Quelli hanno costituito una società e hanno prodotto il primo dischetto».
E l’idea di un sapere che abbracciasse tutto?
«Perché tante cose insieme? È che ho sempre pensato a fare una storia della filosofia in cui per capire i vari filosofi si spiegasse anche come la gente mangiava, faceva all’amore, dipingeva, commerciava o andava alla guerra in quel periodo storico. Altrimenti non si capisce a chi il filosofo parlava e a che tipo di mondo pensava. Puoi capire la morte di Socrate senza sapere chi erano i trenta tiranni, o la relativa libertà di pensiero di cui poteva godere Spinoza senza conoscere la vita di un mercante olandese dell’epoca? Parimenti non puoi capire certa pittura barocca comparata alla pittura di chiese di Saenredam senza avere idee chiare su riforma e controriforma. Ecco l’idea di un ipertesto in cui tutte queste cose ci fossero, ma fosse possibile infilzarle come in uno spiedo mettendole insieme in un colpo solo. Ovviamente nella versione cartacea lo "spiedo" intertestuale non c’è, ma rimane l’eredità per così dire mentale di quell’esperienza, che ha permesso di organizzare un gioco di rimandi e incroci superiore a quello che avviene nei manuali di un tempo. Così che il lettore provi il gusto di infilzare i fatti e le idee da solo, e di non leggere solo tutto di seguito ma di poter saltare da un gruppo di pagine a un altro».

BOX ESPRESSO
Da Colombo a oggi

"L’età moderna e contemporanea", l’opera in 22 volumi curata da Umberto Eco, racconta la vita analizzando i suoi aspetti economici, scientifici, artistici,
letterari, filosofici, dalla scoperta dell’America ai giorni nostri, costruendo così un grande affresco interdisciplinare della storia. Un ipertesto che attraversa cultura dotta e popolare. Che chiarisce questioni religiose e politiche. Spiega
i movimenti demografici e la nascita delle istituzioni. Mette in luce i meccanismi delle guerre e delle rivoluzioni. Fa capire l’importanza dell’istruzione e della stampa. E mostra come era l’esistenza quotidiana delle donne, degli uomini,
dei bambini attraverso gli usi e i consumi,
la cucina e la salute, l’arredo e la moda.
Ogni secolo è diviso in più volumi e in ognuno - riccamente illustrato con foto, cartine, opere d’arte e cronologie che riassumono gli eventi più importanti - si approfondisce un aspetto della società. La collana è un vero e proprio viaggio,
in compagnia di una guida d’eccezione come Umberto Eco, alla scoperta dell’evoluzione della civiltà occidentale. Uno strumento per conoscere il mondo in cui viviamo. Il primo volume sarà in edicola lunedì 24 settembre al prezzo speciale di € 1,80 in più con l’Espresso o Repubblica. Gli altri volumi saranno in edicola ogni lunedì a € 9,90 in più.