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 2012  settembre 21 Venerdì calendario

L’EDITORE «SPIACENTE» E IL BOMPIANI FURENTE

Predicacce «Ho dovuto fargli una predicaccia», scriveva Elio Vittorini a Calvino, un anno prima che venisse pubblicato nei Coralli einaudiani Le piccole vacanze di Alberto Arbasino. «È tutta roba libresca», insisteva. Aveva già rifiutato dei racconti nel ’48, e a distanza di anni continuava a essere piuttosto negativo. Questa vicenda ci è raccontata, insieme a infinite altre, in Siamo spiacenti di Gian Carlo Ferretti, appena uscito per Bruno Mondadori. Libro deliziosissimo, che ha per sottotitolo Controstoria dell’editoria italiana attraverso i rifiuti . Dagli Anni 20 a oggi - ed esordendo con un capitolo che si intitola non troppo provocatoriamente «Niente di meglio di un rifiuto» - Ferretti ci ricorda che spesso le ragioni per cui non si pubblica - o non si pubblicava - un libro sono più interessanti di quelle in base alle quali lo si dà alle stampe. Al di là dei casi noti (come la vicenda del Gattopardo , cui Ferretti peraltro si è già dedicato negli anni, o quelle di Morselli e Fenoglio) il libro scova tra archivi e testimonianze una quantità di piccoli e grandi drammi editoriali. In certi casi le ragioni di un rifiuto spiegano un pezzo della nostra vita culturale. In altri casi, restano bizzarre: come quando Valentino Bompiani, dopo aver fatto tradurre Il tamburo di latta di Günter Grass e tirato 5000 copie, lesse finalmente il libro, sottolineò furibondo i passi più audaci e mandò tutto al macero. L’anno dopo, correva il 1961, Feltrinelli lo lanciò. Se ne fece una bandiera, non certo una predicaccia.

Ma Tabucchi no

È intanto in corso, fino a domani tra Sassari e Alghero, il sedicesimo congresso dell’Adi, l’associazione che riunisce una cospicua parte degli italianisti. Tema: il rapporto tra scrittura letteraria e scena teatrale. Si è ricordata anche (da parte di Luigi Surdich) la figura di Antonio Tabucchi. Punti dalla curiosità, cerchiamo il suo nome nel libro di Ferretti: ebbene, non risulta sia mai stato rifiutato.

Al vertice

Cambi di vertice tra gli editori. Ora sono ufficiali: Paolo Zaninoni lascia la direzione editoriale Rizzoli, per quella della Garzanti (gruppo Gems). Come già annunciato assume l’interim Massimo Turchetta, direttore generale Rcs Libri trade. E dal 24 settembre Federica Magro diventa responsabile dei tascabili.