Italia Oggi 20/9/2012, 20 settembre 2012
GLI INGLESI SPIATI ANCHE CON I RIFIUTI
I cittadini di Sua Maestà rischiano di essere spiati perfino mentre portano a spasso il cane o portano in strada i bidoni della spazzatura. C’è chi si è fatto beccare dalle telecamere installate dai sindaci per non avere raccolto il bisogno dell’amico a quattro zampe o per avere messo i rifiuti in strada negli orari sbagliati.
Per scoprire questi e altri comportamenti poco virtuosi, le autorità locali britanniche hanno piazzato occhi elettronici sui lampioni, oppure hanno sguinzagliato impiegati comunali dotati di macchine fotografiche o, ancora, hanno reclutato ragazzini come esche per verificare che non fossero vendute sigarette ai minori.
Negli ultimi tre anni si sono contate circa 9.600 missioni di questo genere nell’intero paese, per una media di nove al giorno. Numeri che hanno messo in allarme Big Brother Watch, un’associazione per i diritti civili, che denuncia una deriva dell’Atto di regolamentazione dei poteri investigativi. In nome di questo provvedimento, varato nel 2000, con la scusa di lottare contro il terrorismo, i cittadini vengono messi sotto sorveglianza a loro insaputa.
Il ministro delle collettività, Eric Pickles, ha ammesso che alcuni comportamenti sono abusivi e ha annunciato che, a partire da novembre, i consigli municipali dovranno avere il via libera dei magistrati prima di avviare missioni di questo tipo. Soprattutto, i poteri di sorveglianza dovranno essere utilizzati soltanto per crimini gravi e quando non si possa ricorrere ad altri metodi.