Italia Oggi 20/9/2012, 20 settembre 2012
DONNE IN CDA
[Quote rosa, nove paesi Ue dicono no] –
Nove paesi dell’Unione europea, tra cui Regno Unito e Olanda, si sono detti contrari all’introduzione delle quote rosa nei consigli di amministrazione delle società quotate. Le altre sette nazioni sono Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta. Il dissenso è stato espresso in una lettera ufficiale. Il progetto messo a punto dalla commissaria Ue, Viviane Reding, prevede che i board includano il 40% di donne entro il 2020. Il rifiuto dei nove non è dettato da pregiudizi contro il gentil sesso, ma dalla necessità di avere più tempo a disposizione per stabilire, a livello esclusivamente nazionale, quale sia il modo migliore per favorire la partecipazione femminile.Anche la Germania si è accodata all’iniziativa pur non avendo firmato la missiva. A Berlino prevale la posizione di chi ritiene che una misura di questo genere non vada imposta per legge. Secondo i dati diffusi dall’Unione, soltanto il 14% dei membri dei cda delle aziende quotate in borsa è rappresentato da donne. Si tratta di una media che comprende il 26% della Finlandia, il 22% della Francia e soltanto il 6% dell’Italia.