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 2012  settembre 19 Mercoledì calendario

Contro il fumo una battaglia (persa) che ci costa 7 miliardi - I ragazzi cominciano sempre prima a fumare

Contro il fumo una battaglia (persa) che ci costa 7 miliardi - I ragazzi cominciano sempre prima a fumare. Soprattutto a scuola. Anzi è pro­prio negli istituti scolastici che si avvicina­no per la prima volta alla nicotina. E non c’è da stupirsi visto che nelle superiori quasi 8 docenti su dieci fumano davanti ai loro stu­denti proprio dentro i locali scolastici. É questo il dato più preoccupante che emer­ge dallo studio curato dall’associazione I-tink presieduta dal senatore del Pd, Igna­zio Marino. Risultati illustrati dallo stesso Marino e dal presidente della Commissio­ne Igiene e sanità del Senato, Antonio To­massini, Pdl, alla presenza del ministro del­la Salute, Renato Balduzzi,e dal sottosegre­tario all’Istruzione, Marco Rossi Doria.Dal­l’indagine emerge che il 77 per cento dei docenti delle superiori ed il 49 di quelli delle medie sono stati visti fumare dai propri studenti all’interno della scuola. Un 3 per cento dei professori fuma addi­rittura in classe. Tra i ragazzi delle superiori l’82 per cen­to ha visto i compagni fumare a scuola mentre nove studenti su dieci ammetto­no pure di fumare spinelli. «Un quindi­cenne­ha una probabilità di morire di can­cro tre volte maggiore rispetto a chi inizia dieci anni più tardi ma circa l’87 per cen­to dei fumatori inizia entro i 20 anni- spie­ga Marino- Nella fascia d’età tra i 15 e i 14 anni fuma il 15.9 per cento dei maschi e il 21.8 delle femmine, circa un milione e mezzo di ragazzi». Ogni anno nel nostro Paese si calcolano 70.000 morti legate al fumo con un costo sanitario che nel 2005 era di 4,2 miliardi e nel 2011 è salito a 7 mi­liardi di euro. «Si comincia a fumare per sentirsi par­te del gruppo e la scuola, nella quale gli studenti vedono con la sigaretta in bocca anche i professori è il luogo in cui i giova­ni più fumano- insiste Marino- In Italia non sono ancora in atto strategie di pre­venzione adeguate». Dunque, nonostante ci sia già una leg­ge che vieta il fumo nei luoghi aperti al pubblico, i senatori Marino e Tomassini hanno ritenuto necessario mettere a pun­to un ddl che ribadisce l’assoluto divieto di fumo nelle scuole. Non solo. Nella leg­ge si prevede pure il divieto di vendita e consumo dei prodotti del tabacco per i minori di diciotto anni. Un punto sul qua­le è d’accordo anche il ministro Balduzzi che ha già previsto nel cosiddetto decre­tone sanità il divieto di vendita ai minori con l’obbligo per gli esercenti di chiedere l’esibizione di un documento di identità in caso di dubbio. Si prevedono multe sa­late in caso di violazione del divieto e an­che la sospensione della licenza. Le nor­me entreranno in vigore dal 1 gennaio 2013. Balduzzi non esclude di inserire al­cune del­le norme contenute nel ddl anti­fumo anche nel decretone per accelerar­ne l’approvazione. E sulla regolamenta­zione europea afferma: «Bisogna andare avanti ma con gradualità ed equilibrio».