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 2012  settembre 18 Martedì calendario

Stipendi e privilegi, Regioni da un miliardo - Pubblichiamo ampi stralci del libro La Casta Invisibile delle regioni (Rubbettino, 252 pagine, 10 euro) del giornalista Pierfrancesco De Robertis

Stipendi e privilegi, Regioni da un miliardo - Pubblichiamo ampi stralci del libro La Casta Invisibile delle regioni (Rubbettino, 252 pagine, 10 euro) del giornalista Pierfrancesco De Robertis. Dalle spese fol­li delle assemblee ai maxi­benefit dei consiglieri, un accurato dossier sui consi­gli regionali che ci costano oltre un miliardo l’anno *** All’inizio fu il 65%. Il 65% di quanto guadagna un parla­mentare. E quello doveva restare. Poi, aumenta oggi e au­menta domani, quel 65% è cresciu­to. In certi casi raddoppiato. (...) Il risultato è sotto gli occhi di tutti: i consiglieri regionali italiani (go­vernatori, vice governatori, mem­bri di giunta annessi) sono tra i po­litici più ricchi del mondo. Del mondo. (...) FATTA LA LEGGE... La regola base, dicevamo, è la parametrazione de­gli stipendi dei consiglieri regiona­li a quelli dei parlamentari.(...) Il fatto è che nel tempo ogni assem­blea legislativa ha interpretato a proprio modo la disposizione e le differenze non sono da poco. I più generosi, manco a dirlo, sono stati i siciliani. (...) E così ecco che il 65% è diventato cento per cento, per cui in Sicilia l’indennità di con­sigliere è identica a quella di un onorevole. Dalla parte opposta si collocano gli abruzzesi, fermi ad­dirittura al 55%.In mezzo c’èchi è rimasto fedele a quota 65 e chi si è spinto oltre: Calabria e Sardegna 80%; Basilicata e Liguria 75%; Val­le d’Aosta e Friuli 70%. La beffa è che i più generosi con se stessi so­no stati proprio siciliani e calabre­si, responsabili di due dei più cla­morosi dissesti a livello di bilanci. Una premio sul deficit! (...) IL TRUCCO DEI RIMBORSI Ma ag­ganciata o no all’Europa la paga­ba­se descritta dall’indennità è so­lo un’apparenza. La sostanza è al­trove. Si chiama diaria. Un tot di soldi (non pochi) esentasse che vengono corrisposti al consigliere (o assessore o presidente di giun­ta) sia che le spese vengano fatte sia che non siano mai state effet­tuate. (...) L’assegno/diaria arriva comunque, salvo forme di pena­lizzazione che (bontà loro!) qual­cuno ha di recente introdotto se non si partecipa alle riunioni del consiglio o delle commissioni. (...) Perché un consigliere che abi­ta a-Milano o nella provincia di Mi­lano deve usufruire di un qualche rimborso per «lavorare» a Mila­no? O un consigliere di Trento per lavorare a Trento, o di Firenze per andare a Firenze? (...). Alla diaria si aggiunge poi il rimborso chilo­metrico, che viene riconosciuto a seconda della distanza tra sede della regione e residenza del con­sigliere: qui le regole sono diverse da regione e regione, ma quasi nes­suna ha adottato criteri stringenti come la richiesta di «pezze d’ap­poggio » per i viaggi in auto, con scontrini autostradali o del benzi­naio. Ci si limita a registrare la di­stanza chilometrica, fare il calco­lo e pagare. CONSIGLIERIDAFRIGOBAR Men­tre i parlamentari percepiscono circa 3.500 euro al mese di diaria (e niente rimborsi benzina, a par­te treno e aereo gratis per raggiun­gere Roma), molte assemblee so­no di manica più larga. La Basilica­ta (...) compensa i propri 40 consi­glieri con un rimborso minimo (a cui si aggiunge il carburante per il tragitto casa/consiglio) di 3.240 euro mensili netti, il doppio di quanto prende un professore di scuola media: tremila euro di rim­borsi (cui si sommano ovviamen­te lo­stipendio di 3mila euro e il car­burante) per partire dalla propria abitazione e per soggiorna­re nella remota Potenza due o tre volte alla settima­na (e molti di loro abita­no a Potenza). (...) Salvo poi dare un’occhiata ai benefit. Prendiamo le Marche, che ricono­scono ai consiglieri un forfait di spese non alto ma poi ag­giungono altre piccole regalie. Come il tele­pass gratuito, il permesso per par­cheggiare gratis nel centro di Ancona (gli assessori invece hanno un garage ad hoc), telefoni­ni gratis per alcuni e con tariffe di favore per altri, assicurazione con­tro gli infortuni. Benefit addirittu­ra più generosi per la Campania, che per certe cose non si fa mai la­sciare indietro: nel novembre 2010 una delibera del consiglio ha autorizzato l’ente a garantire ai componenti dell’assemblea (già al top per i guadagni) telepass, computer, iPad e in certi casi addi­rittura il frigobar. (...) TELEFONINI E COMPUTER Gene­rosi come al solito i siciliani. Oltre alla diaria di 3.500 euro mensi­li, ai deputatini vie­ne elargito un forfait spese tele­foniche ( ce l’han­no anche i parla­mentari nazionali) di 345,43 euro al me­se minimo e 562 mas­simo, un’indennità di trasporto su gomma (276,95 euro minimo – quindi se uno abita a Pa­lermo – e 1.331 massimo) e un ulteriore rimborso forfet­tario delle spese di viaggio (841,32 euro). In totale 4.962 euro netti calcolando i minimi e 6.234 calcolando i massimi. Netti, che si aggiungono ovviamente al­l’indennità. Non è finita. I consi­glieri «dietro presentazione di det­tagliata documentazione» hanno diritto a rimborsi per l’acquisto di «beni e servizi informatici e di tele­comunicazione » per un importo massimo per legislatura di 4mila euro; a un rimborso spese di rap­presentanza ( per i vicepresidenti, i questori, i segretari e i presidenti di commissione) da sette a 15mila euro all’anno; a un rimborso spe­se per l’acquisto di quotidiani e ri­viste ( presidente, componenti del consiglio di presidenza, presiden­ti di commissione) per un minimo di 675 euro e un massimo di 900 eu­ro a trimestre (da notare che l’Ars spende già 120mila euro all’anno per l’acquisto di giornali e riviste); rimborso integrale per le spese po­stali e telegrafiche per i presidenti di commissione e il consiglio di presidenza presso gli uffici postali dell’Ars per ragioni inerenti alla lo­ro carica (ma chi va a controllare dove spedisce un pacco, e perché, un presidente di commissione?). I PORTABORSE Senza contare il rimborso per eccellenza, ossia quello per il portaborse: 4.178 eu­ro; che poi il deputato assuma o non assuma il collaboratore è af­far suo, i soldi arrivano a lui lo stes­so ( in questo buona scuola hanno fatto i parlamentari romani). Pro­prio l’assemblea siciliana ha boc­ciato ( dicembre 2011) due propo­ste anticasta: la prima prevedeva lo stop per parenti entro il secon­do grado di far parte della stessa amministrazione, la seconda (pur presentata da uno schiera­mento bipartisan) voleva diminui­re l’indennità degli assessori non eletti, riducendola al solo com­penso di assessore ed eliminando la parte che li equiparava ai consi­glieri. In pratica sarebbero passati dagli attuali 14-15mila euro a cir­ca 4mila. Emendamento cassato. GRADUATI E POLTRONE La Cala­bria prevede 5.085 euro di diaria minima forfettaria per il consiglie­re «semplice»,che vanno crescen­do con l’aumento delle «responsa­bilità » nell’assemblea (come il film di Fantozzi) fino alla poltrona in pelle umana del presidente del consiglio fatta di 5.788 euro di rim­borso (703 euro in più del consi­gliere senza incarichi), cui si ag­giunge un’indennità (anche que­sta aumentata rispetto alla paga­base) di 5.321 euro. Per un totale di 11.109 euro mensili cui ovvia­mente si sommano gli eventuali rimborsi benzina (duemila euro circa in più del soldatino senza me­daglie). Tra il rimborso spese mas­simo ( diaria più carburante) rico­nosciuta al soldatino semplice e quella invece del governatore o del presidente del consiglio (in Pu­glia e ovunque sono economica­mente equiparati) ci corrono ben 4.163 euro al mese (9.624 ne pren­dono Vendola e Onofrio Introna, 5.461 ne percepisce il consigliere semplice) e anche in questo caso i gradini della salita nell’Olimpo della casta è ben scandito (i qua­dri e il ficus di Fantozzi) a forza di super-rimborsi: 805 euro in più per i capigruppo consiliari, 1.029 per i questori e i segretari, 1.432 per il vice presidente del consi­glio, il vice presidente della giunta e gli assessori. (...) Il Celeste Formi­goni è in cima alla lista insieme al difensore degli emarginati e degli operai Nichi Vendola e al governa­tore di una delle regioni più disse­state e in bolletta d’Europa, la Sici­lia. Raffaele Lombardo ha l’inden­nità (cioè lo stipendio, senza rim­borsi/ diarie) più alto di tutti: 10.293 euro netti.