Alberto Grimelli, ItaliaOggi 19/9/2012, 19 settembre 2012
MENO OLIO E MENO FRANTOI
L’Italia olivicola-olearia si scopre più povera. Sono 4.743 i frantoi censiti nel sistema telematico Sian, tenuto da Agea, a cui tutti gli operatori del comparto si devono iscrivere, sulla base del dm 8077/2009, contro i 5.694 indicati da Agecontrol nel 2004. Anche la produzione d’olio d’oliva è sensibilmente più bassa rispetto alle 483 mila tonnellate stimate da Ismea nel febbraio scorso. 399.140 tonnellate sono quelle che invece risultano giacenti dal primo luglio 2011 e prodotte nella campagna olearia 2011/12, chiusasi al 30 giugno scorso.
Si tratta dei dati elaborati da Agea sulla base delle registrazioni effettuate dagli operatori nel corso del primo anno di funzionamento del registro telematico di carico e scarico degli oli. Non quindi un quadro statistico ma amministrativo, considerato molto aderente alla realtà dalle autorità di controllo, dei numeri del settore e delle dinamiche della produzione, del confezionamento e delle importazioni. È anche sulla base di questi dati che verranno stabiliti i programmi di controllo e verifica da parte dell’Icqrf, ovvero l’ispettorato repressione frodi. La prima regione olivicola si conferma la Puglia con 214.611 tonnellate. Al secondo posto la Calabria con 52.983 e al terzo la Sicilia con 35.266 tonnellate. Raccolta amara soprattutto nelle Marche e in Sardegna, con poco più di 3 mila tonnellate ciascuna. La regione con la resa in olio più alta nel 2011/12 è stata il Lazio, con il 18,22%, seguita da Calabria, Puglia e Toscana. Fanalino di coda l’Abruzzo con una resa media del 13,75%. In Italia sono state confezionate 538.175 tonnellate d’olio extravergine d’oliva dal 1° luglio 2011 al 30 giugno 2012 e altre 1.802.750 tonnellate d’olio vergine. La designazione d’origine più utilizzata è stata quella di olio comunitario, 362.651 tonnellate, seguita dal Made in Italy, 117.200 tonnellate, dalla miscela di oli comunitari ed extracomunitari, 56.101 tonnellate, e dagli oli extra comunitari, 4.025 tonnellate. La regione nella quale si imbottiglia la maggior parte dell’extravergine è la Toscana, dove hanno sede importanti confezionatori, con 189 mila tonnellate, seguita da Puglia, Campania e Lazio. La Puglia è invece di gran lunga la regione che confeziona più olio vergine d’oliva, con le sue 1.085 tonnellate. I principali paesi da dove abbiamo importato oli d’oliva sono la Spagna, 270.131 tonnellate, seguita dalla Grecia, 51.814, dalla Tunisia, 25.010, dal Portogallo, 5.500 e dal Cile, 2.048.