Paola De Carolis, Corriere della Sera 19/9/2012, 19 settembre 2012
LONDRA — C’è
chi usa cartine e stradari, chi più semplicemente utilizza lo smart phone. Ma per chi il senso d’orientamento rimane un problema, adesso, grazie a un inventore inglese, c’è uno strumento in più: la scarpa intelligente che sa dove andare.
L’ispirazione è la piccola Dorothy de Il meraviglioso mago di Oz, che non le sue scarpette rosse riesce a tirarsi fuori dai guai, ma la tecnologia è nuova di zecca. Nel tacco il sistema di gps e la batteria, in punta a sinistra una luce illumina la direzione da seguire, a destra quanto manca alla destinazione. Basta selezionare la meta e via: la strada non si smarrisce più.
Come poteva chiamarsi un’invenzione del genere? No place like home, non c’è posto come casa, spiega Dominic Wilcox, che ha ideato il tutto. Il prototipo, esposto presso il «KK Outlet» di Shoreditch, a Londra, è stato realizzato grazie a un progetto del Northamptonshire per rilanciare la lunga tradizione di calzoleria della regione. Dal disegno di Wilcox, la ditta Stamp Shoes ha creato un modello maschile grigio-azzurro con lacci rossi (un ulteriore omaggio a Dorothy).
Per attivare il gps, basta sbattere insieme i tacchi. Le volete a tutti i costi? Per ora Wilcox non ha un acquirente e le scarpe che riportano a casa rimangono solo un prototipo. Va bene così, spiega il loro inventore, un artista che non è a corto di creatività o di progetti innovativi.
Nel 2011 ha vinto la battaglia contro una stampante 3D all’evento Hacked di Milano riproducendo in meno di un’ora e mezzo il Duomo. Alla stampante è stata offerta quest’anno la possibilità di una rivincita, al celebre Victoria and Albert Museum di Londra, ma a spuntarla è stato sempre Wilcox.
Paola De Carolis