Giordano Tedoldi, Libero 14/9/2012, 14 settembre 2012
SIFFREDI: «CON SILVIO TORNEREI AL PORNO»
Semmai ci fosse bisogno di ribadire che lo scandalo delle cosiddette olgettine fosse solo una barzelletta, viene a proposito l’intervista rilasciata ieri da Rocco Siffredi alla trasmissione «La zanzara» su Radio24. Il veterano del porno, che ormai ha appeso l’arnese al chiodo e si è defilato nel ruolo meno sfiancante, alla sua età, di produttore, ha raccontato di aver ricevuto due proposte scottanti, entrambe declinate per diversi motivi. La prima, quella di girare il sequel del porno con Sara Tommasi, ma da galantuomo qual è, Rocco ha rifiutato: «È un’operazione vergognosa con una persona che ha un mix di droghe e psicofarmaci ormai bestiale».
Si è lamentato del fatto che il pubblico del porno non è più quello di una volta: «Purtroppo ormai la gente pur di vedere un vip che fa sesso paga anche se sono persone drogate che non sono in sé». Com’è noto, infatti, nell’epoca d’oro del porno in cui imperversava Siffredi, agli attori veniva richiesta massima autocoscienza, di essere astemi, vegetariani e comunicarsi ogni domenica. Ma la bomba, come avrebbe detto il compianto Maurizio Mosca, viene con la seconda proposta: tre olgettine l’avrebbero chiamato per fare insieme un film sul bunga-bunga. E Rocco, ambizioso com’è (ha pur sempre vinto numerosi Oscar del porno), ha subito rilanciato: lo faccio solo c’è anche il presidente Berlusconi, in quel caso sarebbe un «boom pazzesco». Altroché se lo sarebbe, quella della pornostar anni ’90 ormai acciaccata e brontolona, come sempre diventano questi stalloni da videonoleggio, che torna sul campo di battaglia in compagnia di mezza inchiesta sulle presunte roventi serate di Arcore, non escluso il capo supremo. Resta solo da inventarsi uno straccio di trama, cosa che, notoriamente, non è un grosso problema nell’ambito del porno. In effetti sulle vicende di Arcore se ne sono dette e scritte tante, in un ventaglio di possibilità che va dalle orge della tarda decadenza nell’impero romano con i barbari alle porte ai casti aperitivi a base di Campari, che più che un film, budget permettendo - e qui dovrebbe senz’altro pensarci il presidente, che tanto sta risparmiando sul Milan e quindi un po’ di fondi li avrà - potrebbe diventare un mega porno kolossal. La scena del bunga-bunga dovrebbe venir ripresa in modo tale da far impallidire quella dell’orgia in Eyes Wide Shutdi Kubrick, film che certo Siffredi avrà analizzato bene con i suoi collaboratori cinefili. Non dovrebbe mancare nemmeno un ruolo per la giornalista di sinistra femminista e indignata, che sul più bello si scatena in un vortice di lussuria da far sembrare le olgettine delle suore laiche. Piccole comparsate, anche non retribuite (anzi, a pagamento, che contribuiscano al porno kolossal) per Lele Mora ed Emilio Fede che, a un certo punto, intavolano una discussione filosofica con Gustavo Zagrebelsky e la giornalista femminista (prima che diventi assatanata) sul tema: «È più osceno bunga-bungare con le olgettine o leggere “Scuote l’anima mia Eros” di Eugenio Scalfari?».