ItaliaOggi 15/9/2012, 15 settembre 2012
SINGLE A SHANGHAI NON COMPRA CASA
In Cina, il mercato immobiliare ha registrato una notevole frenata e nel 2012 la crescita sarà del 7,6%, il livello più basso degli ultimi tre anni. Tuttavia per le autorità cinesi è un vero rompicapo perchè nonostante l’industria immobiliare (13% del pil) sia in raffreddamento, con le società più importanti del settore in difficoltà (Soho di Pechino ha registrato ricavi in calo del 65% da gannaio), non altrettanto può dirsi dei prezzi che invece continuano a salire: +33% tra giugno e luglio secondo China real estate index system.
Così, ogni città ha adottato provvedimenti per arginare il fenomeno. Agli amministratori di Shanghai, capitale economica della Cina, è venuto in mente di impedire ai single immigrati, provenienti dalla provincia, di acquistare un appartamento. Il provvedimento, adottato l’anno scorso, è entrato in vigore questa estate. Secondo la legge, i cinesi sono amministrativamente legati per sempre al loro luogo di nascita. I single immigrati a Shanghai dovranno per forza abitare in case in affitto, a meno di non crearsi una famiglia. Ma sposarsi senza avere una casa è un’impresa quasi impossibile dal momento che nella metropoli trova più facilmente l’anima gemella chi possiede una proprietà immobiliare, il che toglie il sapore romantico alla storia d’amore. Dunque, con questa regola, un single che ha deciso di stabilirsi a Shanghai dovrà esere sposato, non possedere altri beni in città e aver pagato le imposte locali per un anno prima di avere diritto a diventare proprietario di casa. Restrinzioni per l’accesso alla proprietà sono previste anche per le giovani coppie di residenti a Shanghai che potranno acquistare casa soltanto dopo un certo tempo e l’alloggio dovrà essere la loro residenza principale. Critici gli operatori del mercato immobiliare che sostengono che simili provvedimenti siano inutili perchè gli acquisti di case da parte dei single immigrati si attestano tra il 10-20% nelle zone periferiche mentre crollano al 5% nei quartieri centrali.