Ettore Bianchi, ItaliaOggi 14/9/2012, 14 settembre 2012
SARÀ UNA DONNA A DIRIGERE LA FED?
Per la prima volta nella sua storia, la Fed (Federal Reserve), la banca centrale americana, potrebbe essere guidata da una donna. Sono in molti a fare il nome di Janet Yellen, 66 anni, attuale numero due del presidente Ben Bernanke, che sarebbe in lizza per succedere all’attuale timoniere nel caso in cui Barack Obama fosse riconfermato alla Casa Bianca nelle elezioni di novembre.
Bernanke è prossimo alla fine del secondo mandato e la sua sorte, dicono i bene informati, è ormai segnata.
Se i repubblicani, in particolare il candidato alla presidenza Mitt Romney, lo detestano, neppure Obama lo ama più come un tempo. Egli, dopo averlo più volte lodato in pubblico, adesso si dice deluso e, in ogni caso, un eventuale nuovo mandato alla Casa Bianca lo vedrebbe in qualche modo costretto a voltare pagina e a dare un’immagine di risolutezza all’opinione pubblica in questi tempi di drammatica crisi economica.
Il nome di Janet Yellen piace a molti. La rivista Bloomberg Markets l’ha designata migliore creatrice di politica economica a livello mondiale. Da quasi due anni, nel suo ruolo di vicepresidente della Fed, è riuscita a fronteggiare le due anime opposte dell’istituto: da una parte i falchi, che considerano il controllo dell’inflazione il compito predominante e vedono come il fumo negli occhi le operazioni di immissione di liquidità nel circuito economico; dall’altra parte le colombe, di cui la stessa Yellen fa parte, non del tutto insensibili ai richiami keynesiani. Janet Yellen si è guadagnata la fama di mediatrice fra le due anime: al punto che John Williams, che ha preso il suo posto al timone della Fed di San Francisco, l’ha soprannominata Signora Consenso.
Qualcuno, però, potrebbe tremare sfogliando il suo curriculum. Yellen, moglie di George Akerlof, una delle figure chiave tra i neokeynesiani, è stata allieva del premio Nobel Joe Stiglitz e di James Tobin, inventore della tassa sulle rendite finanziarie che porta il suo nome. Eppure gli ambienti economici che contano non sono per nulla spaventati da questo percorso formativo e culturale. Yellen è stata il principale consigliere economico di Bill Clinton durante il suo secondo mandato, quando all’ex presidente riuscì il miracolo di rimettere in sesto le casse pubbliche, migliorare il potere d’acquisto dei cittadini e, soprattutto, approvare la deregulation nel settore bancario. Sostenitrice dei primi due piani di rilancio firmati da Obama, la banchiera ha sempre votato con la maggioranza della Fed sui provvedimenti più importanti.
Se alla fine Yellen la spuntasse, si ritroverebbe al centro di un record: rompere il predominio maschile alla guida della Federal Reserve, che dura da un secolo. Dal 1914 a oggi si sono succeduti 14 presidenti, tutti uomini. Nel caso in cui Obama fosse rieletto alla Casa Bianca e scegliesse Yellen, entrambi passerebbero alla storia.