Antonio Calitri, ItaliaOggi 11/9/2012, 11 settembre 2012
PASSERA STRIZZA L’OCCHIO ALLA LEGA
Il rilancio dell’aeroporto di Malpensa per cucire con Roberto Maroni e finalmente scendere in campo chiudendo la ridda di voci che lo accompagna da mesi. Così Corrado Passera, grazie all’assist dello studio presentato domenica scorsa a Cernobbio da European House Ambrosetti, si prepara a sbancare gli stati generali della LegaNord di Torino previsti alla fine del mese. Il super ministro dello sviluppo economico, dei trasporti e delle infrastrutture, complice l’autunno caldo dei tavoli delle aziende in crisi aperti in via Veneto, inizia a scaldarsi per scendere in campo. E se tutti danno per certo che presto scioglierà ogni riserva, lui che fino ad ora non ha smentito pur prendendo tempo, prima del grande annuncio si accinge a sistemare forse l’ultimo tassello del grande puzzle. Che è emerso in tutta la sua forza nell’ultimo fine settimana grazie a un colpo, non si sa se concordato, sul rilancio dell’aeroporto di Malpensa. Un colpo che, al di là dell’interessante rilancio dello scalo sul quale sono stai investiti diversi miliardi a partire dal 1985 ma che è stato praticamente abbandonato da Alitalia, potrebbe portargli come alleato il nuovo segretario federale della LegNord che lo ha invitato a parlare agli stati generali del partito verde 2.0 che si terranno al Lingotto di Torino il 28 e 29 settembre prossimi. E la cosa potrebbe spiazzare anche Pier Ferdinando Casini che gli ha aperto la sua lista Italia. Domenica al workshop di Cernobbio e ieri sui principali quotidiani uno degli argomenti dominanti era lo studio di Ambrosetti che boccia l’attuale assetto degli aeroporti milanesi, fotografati come lo scalo di Linate che fa da portatore d’acqua alle compagnie straniere che trasferiscono i passeggeri «internazionali» nei loro hub in Francia, Olanda, Germania, ecc. mentre quello di Malpensa che pure si è aperto ai vettori stranieri e ai low cost resta difficile da raggiungere da molti scali e quindi scollegato al sistema. Secondo gli analisti Ambrosetti, un riequilibrio dei collegamenti in favore di Malpensa e una specializzazione di Linate solo come base del Roma-Milano potrebbe addirittura favorire una crescita del pil del 2%. Passera che ha preparato il piano della riorganizzazione degli scali, ha colto al volo l’assist e ha subito rilanciato dicendo che «è stato un grande errore non integrare Linate e Malpensa ma se c’è volontà c’è ancora tempo per farlo» lasciando intendere che non solo è d’accordo ma che potrebbe inserire questa volontà nel paino strategico degli aeroporti che ha preparato e si appresta a lanciare tra poche settimane. Così il ministro si è guadagnato un coro di consensi, a partire dal numero uno di Sea e molto vicino alla LegaNord, Giuseppe Bonomi che ha «colto, soprattutto dal governo, una sensibilità e una volontà ben diverse rispetto a quelle che ho registrato in numerosi altri governi dal 1997», riguardo alla questione. Così come si sono ritrovati d’accordo sul rilancio di Malpensa sia il sindaco di Milano Giuliano Pisapia che il governatore della Lombardia Roberto Formigoni. Passera di colpo e alla vigilia della campagna elettorale si trova nelle mani un argomento molto importante per sfondare nel Nord, sia nel centrodestra che nel centrosinistra ma soprattutto nella LegaNord, che da sempre ha fatto di Malpensa la sua bandiera. E che dal 2008 soffre anche politicamente che dopo il salvataggio Alitalia, la compagnia di bandiera si sia concentrata su Fiumicino. Così, presentandosi a fine mese alla corte di Maroni con questo progetto, Passera potrebbe aiutare il segretario della LegaNord a segnare un punto importante in quello che ritiene «l’appuntamento più importante, dopo i congressi, che la Lega ha organizzato in questi ultimi anni».