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 2012  settembre 17 Lunedì calendario

È BOOM DI VENDITE PER LE BICICLETTE

La crisi economica fa bene alla bici. Nel senso che sempre più persone chiudono l’auto in garage per pedalare fino al lavoro e risparmiare così non pochi soldini. Già, una risposta al caro benzina che fa bene alla salute, fisica e psicologica: consuma i grassi, riduce il tasso di colesterolo e regala un piacevole senso di libertà soprattutto perché non conosce stress. Tanti motivi che fanno esultare chi le biciclette le produce: nel 2012 in Italia, tra vendite e rimesse a nuovo, sono stati acquistati due milioni di esemplari, con un incremento di oltre 200 mila pezzi.
La stima è stata realizzata da Confindustria Ancma, ed è stata diffusa a Verona durante la prima giornata dell’Esposizione internazionale del ciclo (Eica) dove è stato fatto il quadro del nuovo ciclista. Non più solo diportista, appassionato delle due ruote per lunghe gite nel verde, ora la bici la sceglie chi lavora e vive in città per muoversi disinvoltamente e senza spese tra casa e ufficio. Infatti il modello più acquistato è rappresentato dalle city bike, che per forma di telaio, sella e manubrio permettono una postura meno stressante delle bici da corsa, e battono persino le mountain bike, insuperabili per affrontare salite e itinerari faticosi. In crescita costante il fenomeno della bici a scatto fisso che viene dagli Usa e piace soprattutto ai più giovani. La bici da città è progettata per tragitti piani e per velocità moderate e privilegia la comodità alle prestazioni. Continua a piacere la bicicletta pieghevole che può essere caricata nel portabagagli dell’auto, o montata su bus e treni per tornare a essere una perfetta due ruote una volta giunti a destinazione. Già, la bici che si piega e diventa un pacchetto conquista chi divide in due fasi il tragitto da casa all’ufficio, ma può essere comoda anche per chi non ha un luogo sicuro dove tenerla e preferisce portarla dentro casa. Non è particolarmente costosa, tra 200 e 300 euro si trovano molti modelli, ma le ultraleggere possono sfiorare i mille euro.
Il vero boom però è della pedalata assistita, ideale in città come Roma, dove le salite sono parecchie e anche di elevata pendenza: un aiutino con il pedale piace anche ai puristi delle due ruote soprattutto ora che i modelli hanno acquistato in designer e leggerezza, con pile e centraline mimetizzate da sellini e manubri. Qui i prezzi sono tutt’altro che abbordabili - tra gli 800 e i 1.500 euro - ma il risparmio in soldi e fatica alla fine dell’anno è sicuramente consistente. Più cara ancora è la bici al carbonio, leggera e veloce. Si può acquistare con 2.500 euro, ma se ha anche la pedalata assistita può costarne 15.000.
La riscoperta della bicicletta passa anche dalla rigenerazione dei vecchi cicli tenuti in cantina che vengono rimesse in pista con ricambi a prezzi accessibili. Secondo Ancma sono 32 milioni le bici che aspettano di essere usate di nuovo, un processo che potrebbe avviare tutto un meccanismo di manutenzioni fondamentale per il settore. Un settore che va alla grande nel nostro paese, visto che le bici italiane sono le più belle del mondo e che cerca di conquistare sempre più il mercato. La voce risparmio è quella che al momento interessa di più chi ha deciso di utilizzare le due ruote per andare al lavoro, fare la spesa, vivere in città. Una nicchia che secondo gli addetti ai lavori cresce al ritmo del 30 per cento l’anno e che si aggiunge a quanti scelgono la bicicletta per non restare ingolfati nel traffico o per non danneggiare l’ambiente. Ma c’è di più: la bici sta diventando fashion, motivo in più per pedalare in allegria.