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 2012  settembre 13 Giovedì calendario

UN CORSO SULL’ARTE DEI GIARDINI

Un corso di giardinaggio a Palazzo Venezia. Lo ha ideato Andreina Draghi, storica dell’ arte appassionata di verde. «L’ iniziativa nasce innanzitutto dall’ intenzione di far scoprire al pubblico il primo esempio di giardino pensile nel cuore di Roma, che in pochi conoscono, anche se è facilmente accessibile da una scala laterale che si incontra entrando nel museo. E poi dal desiderio di diffondere la passione per il verde, con l’ auspicio che i partecipanti al corso mettano poi in pratica quanto avranno appreso». Il corso, che parte sotto il titolo di «La frescura riempie i campi e i monti», avrà inizio il 24 settembre e andrà avanti, articolato in tredici lezioni, fino al 10 dicembre. Organizzato per un minimo di trenta persone, si svolgerà nei locali di Palazzo Venezia, tra la Sala Altoviti, la loggia al pianterreno e il giardino pensile, ma prevede anche una visita guidata ai giardini di Palazzo Barberini in compagnia di Cesare Fabio Greco, responsabile del servizio giardini della Soprintendenza. Massimo De Vico Fallani terrà le conferenze su parchi e giardini storici; Stefano Marzullo, Flavia Calò ed Elisabetta Aloisi Masella, esperti in servizio presso l’ Orto botanico capitolino, insegneranno le varie tecniche della coltivazione. Ci si potrà impratichire sui diversi modi di riproduzione delle piante e sui sistemi per combatterne le malattie, si conosceranno i tempi più adatti per la semina, si scopriranno i segreti per fare una talea e quelli per equilibrare terricci e substrati, si capirà come potare, facendo pratica sulle piante messe a diposizione dai giardinieri. In particolare, saranno approfondite la coltivazione delle bulbose, delle succulente, delle orchidee e delle rose; l’ organizzazione delle serre e il modo di impiantare un orto anche su un piccolo balcone; la cura dei fiori in vaso e delle piante da interni. Alcune esercitazioni pratiche si svolgeranno in quello che è considerato uno dei luoghi più segreti della città, voluto nel ’ 400 da papa Paolo II Barbo e ospitato all’ interno del cortile porticato al primo piano del Palazzetto, con i due ordini di archi sovrapposti ispirati al Colosseo. Detto anche Viridarium, conserva l’ impianto originario, con cipressi e siepi di mortella che disegnano una raggiera intorno alla vera da pozzo, scolpita nel 1467 da Antonio da Brescia e posta a coronamento di una cisterna alla romana usata per la raccolta e la dispersione controllata delle acque e ancora perfettamente efficiente. Oggi è conosciuto anche come giardino degli agrumi, per gli alberi di limoni e mandarini piantati dagli austriaci ai primi dell’ Ottocento, quando installarono qui la propria ambasciata. Se ne andarono nel 1916. Le foto storiche conservate nel museo li ritraggono mentre salgono mogi mogi sulle carrozze, lasciando a malincuore le piccole palme che avevano appena piantato nel giardino a pianoterra e che oggi svettano oltre i tetti. Le modalità di iscrizione al corso si trovano sul sito http://poloromano.beniculturali.it
Lauretta Colonnelli