VARIE 16/8/2012, 16 agosto 2012
APPUNTI PER GAZZETTA - IL RITORNO DI BERLUSCONI
BARI - "Senza abbassare la pressione fiscale non si esce dalla recessione. Le norme del fiscal compact impediscono la crescita". Lo ha detto Silvio Berlusconi, intervistato dal direttore del Giornale Alessandro Sallusti, nel corso dell’incontro con i lettori del quotidiano a bordo della nave Msc Divina che è approdata stamani a Bari. "Aboliremo l’Imu", ha rincarato. "La casa - ha aggiunto - è il pilastro su cui ogni famiglia fonda il suo futuro".
Berlusconi, che ieri all’ipotesi di una candidatura, aveva risposto che sarebbe possibile a condizione di cambiare la legge elettorale, ha parlato anche di Europa, mostrandosi scettico sulle recenti misure adottate. "Sono state pensate formule per far diminuire lo spread e deve esserci qualcuno che garantisca gli investitori. Questa è la ragione per cui è nato l’Esm, ma il problema è che il fondo salva-stati richiede una maggioranza dell’80% e quindi difficilmente funzionerà", ha affermato il Cavaliere. Un ruolo decisivo nella difesa dell’euro in questo momento lo sta svolgendo il presidente della Bce Mario Draghi, ma Berlusconi rivela che sulla sua nomina alla guida della Banca centrale europea "avevo dei ministri contrari", mentre "i fatti dimostrano quanto utile sia avere lì un italiano".
Le critiche a Berlino. Durante l’intervista,
Berlusconi non ha risparmiato critiche alla rigidità del governo tedesco: "La Germania non consente che la Bce batta moneta e questo è un mattone che pesa in maniera tragica".
Dalla parte di Renzi. Parlando della politica italiana, Silvio Berlusconi ribadisce la stima per il segretario del Pdl ("Alfano è il miglior politico in circolazione, un uomo speciale) e augura a Matteo Renzi di vincere le primarie. Si schiera apertamente a favore di Matteo Renzi nella corsa alle primarie. "Renzi - ha detto - porta avanti le nostre idee sotto le insegne del Pd. Auguri. Se Renzi vince le primarie si verifica questo miracolo: Il Pd diventa finalmente un partito socialdemocratico’’.
Grillo, comico straordinario. Beppe Grillo è "uno straordinario attore comico, ma sta ancora facendo quel mestiere. Non ci s’improvvisa amministratori di un Paese o di una città - ha detto l’ex premier parlando del leader del Movimento 5 stelle -. Qualcuno scrive il copione a Grillo e lui recita come ha fatto per tutta la vita".
Legge elettorale. Anche durante l’intervista con Sallusti, Berlusconi è tornato a parlare di una sua nuova possibile candidatura a Palazzo Chigi, ma a condizione che cambino le regole. ’’Sento sempre il dovere di non consegnare il Paese alla sinistra" ha affermato Berlusconi, ribadendo che la sua discesa in campo dipenderà dalle modifiche al sistema di voto: "Il mio ruolo cambierà in base alla legge elettorale che ci sarà". Infine ha nuovamente sottolineato la necessità di "modificare la Costituzione".
I successi a Palazzo Chigi. Come riporta la diretta web del quotidiano, che racconta l’incontro al quale non sono ammesse le telecamere, l’ex premier ha difeso il suo operato a Palazzo Chigi: "Abbiamo fatto più di 40 riforme. Dalla lotta alla criminalità ai provvedimenti per le grandi opere e l’istruzione". Inoltre "i miei governi hanno fatto miracoli in politica estera - ha proseguito -, non ci siamo mai inginocchiati a Francia e Germania ma abbiamo stretto amicizia con tutti", ha aggiunto l’ex premier.
(16 settembre 2012)
IL PEZZO SU BERLUSCONI DI IERI (REPUBBLICA.IT)
VENEZIA - L’ex premier Silvio Berlusconi sembra pronto a scendere nuovamente in campo, a condizione che cambino le regole. "È necessario dare al Paese una guida che sia effettivamente tale - ha detto oggi arrivando a Venezia -, che possa intervenire per rendere, attraverso il cambiamento della Costituzione, governabile il Paese". E che "non prosegua questa politica che ci porta irreversibilmente verso la recessione".
Berlusconi ha osservato che in questo momento ’’c’è una situazione molto confusa, molto frazionata, quindi - ha aggiunto - stiamo guardando allo sviluppo di questa situazione’’. ’’Ma è chiaro - ha aggiunto - che quello a cui dobbiamo puntare è di avere una consapevolezza da parte di tutti gli italiani sulla necessità di dare al Paese una guida che sia effettivamente tale’’.
Silvio Berlusconi sottolinea che la sua eventuale candidatura alla premiership dipende "dalle condizioni che si verificheranno, da quale sarà la legge elettorale". In laguna l’ex premier si sta per imbarcare sulla nave da crociera ’MCS-Divina’.
"Serve proprio una vera guida per il Paese: nel caso volessimo andare fuori strada ancora possiamo scegliere lui", è stato il commento del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, oggi alla Festa Democratica di Firenze. Sulla legge elettorale, poi, ha aggiunto: "Credo che a questo punto Berlusconi debba decidere cosa vuole fare, perché mi pare che anche sulla legge elettorale tutta la questione sia bloccata
su quel punto. Cosa ha in testa il Pdl? Cosa ha in testa la Lega, che hanno ancora la maggioranza in Parlamento? Noi abbiamo consegnato la merce - ha detto Bersani -, come si dice, abbiamo messo la nostra ipotesi di compromesso in maniera esplicita, oltre che mettere lì il nostro progetto di legge sul doppio turno, che preferiamo. Lo facesse anche lui se si vuole questa legge elettorale. Che cosa aspetta Berlusconi quando dice ’vedremo la legge elettorale’. Dica che cosa vuole".
Dell’ipotesi della candidatura di Berlusconi non si dice sorpreso il presidente della Camera, Gianfranco Fini: "Dov’è la novità?", ha risposto ai giornalisti che chiedevano un commento. E a chi domandava se esista la possibilità di un’apertura all’ex premier, ha risposto: "Quella porta resta chiusa".
(15 settembre 2012)
WWW.ILGIORNALE.IT
L’endorsement a Matteo Renzi, lo sfidante di Pier Luigi Bersani alle primarie del Pd. La bocciatura dei vincoli europei che impediscono la crescita in Italia e la promessa di abolire l’Imu, quest’ultima che fa quasi presagire un imminente ritorno in campo.
Silvio Berlusconi intervistato dal direttore Alessandro Sallusti
Silvio Berlusconi, intervistato dal direttore Alessandro Sallusti, non si risparmia nulla: politica ma anche molti momenti di amarcord. Complice infatti la location, la nave da crociera che ospita i lettori del Giornale, l’ex premier si lascia andare ai ricordi di gioventù, primi fra tutti gli anni come musicista proprio sulle navi.
Dopo un lungo silenzio, nel teatro della Msc "Divina", attinge dal suo repertorio classico: i primi passi da imprenditore, l’approdo in politica con Forza Italia fino agli ultimi giorni da presidente del Consiglio.
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Lo sguardo, però, è al futuro. Approfittando dell’intervista con il direttore del Giornale, il Cavaliere sottolinea come durante una crisi economica "il fattore psicologico è fondamentale". Ovviamente, Berlusconi sa che l’ottimismo non è sufficiente e, per questo, torna a chiedere all’attuale premier Mario Monti di intervenire tempestivamente sulla pressione fiscale che, negli ultimi mesi, ha raggiunto livelli da record mondiale sfiorando il 55%. "Senza abbassare la pressione fiscale - chiarisce Berlusconi nell’intervista a Sallusti - non si esce dalla recessione". Proprio per questo nel programma di governo del Pdl c’è l’abolizione dell’Imu. "La casa è il pilastro su cui ogni famiglia ha diritto di fondare la propria sicurezza del futuro - continua - la sinistra, invece, come primo punto del programma ha l’imposta patrimoniale anche sui piccoli appartamenti".
Berlusconi ci tiene a far presente la netta differenza di riforme portate a termine dal suo governo rispetto ai tecnici. "Abbiamo fatto piu di quaranta riforme - ricorda l’ex premier - dalla lotta alla criminalità, alle grandi opere e all’istruzione". Una lista molto lunga che va a "cozzare" con l’operato dei Professori che, almeno per il momento, non hanno fatto altro che applicare pesanti norme di austerity che hanno contribuito ad alzare le tasse e a spingere il Belpaese nella recessione.
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Proprio per questo, Berlusconi è fermamente intenzionato a lavorare per "non consegnare il Paese alla sinistra". "Il mio ruolo cambierà in base alla legge elettorale che ci sarà", ribadisce il Cavaliere cogliendo l’occasione per sottolineare la necessità di "modificare la Costituzione". Insomma, nessuna novità sulla decisione di candidarsi o meno alla guida del partito. Anche nei colloqui avuti in privato l’ex capo del governo ha fatto capire di voler aspettare non solo la legge elettorale ma anche le elezioni in Sicilia e l’esito dello scontro tra il "rottamatore" Matteo Renzi e il leader del Pd Pier Luigi Bersani. E proprio guardando alle forze in campo che potrebbero candidarsi alle prossime elezioni politiche, Berlusconi ci tiene a fare gli auguri a Matteo Renzi dal momento che "porta avanti le nostre idee, sotto le insegne del Pd". "Se Renzi vince le primarie si verifica questo miracolo -continua - il Pd diventa finalmente un partito socialdemocratico". Parole di elogio che non piacciono al coordinatore della campagna elettorale di Renzi, Roberto Reggi: "Berlusconi che elogia Renzi? Tenta di fargli lo sgambetto". Per quanto riguarda il leader del Movimento 5 Stelle, il Cavaliere fa notare che Beppe Grillo è "uno straordinario attore comico" che "sta ancora facendo quel mestiere". "Non ci s’improvvisa amministratori di un Paese o di una città", ha chiosato l’ex premier spiegando ai lettori del Giornale che, all’interno del M5S, c’è qualcuno che scrive il copione da far recitare a Grillo, proprio "come ha fatto tutta la vita".
A livello europeo, invece, il Cavaliere ha individuato due problematiche che non permettono ai Paesi dell’Eurozona di uscire dalla recessione: da una parte ci sono le norme del fiscal compact che "impediscono la crescità", dall’altra c’è la Germania e la cancelliera Angela Merkel che non consentono alla Bce di battere "moneta e questo è un mattone che pesa in maniera tragica". L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy è stato, invece, descritto dal Cavaliere come "una persona in cui l’arroganza vince sull’intelligenza". "Ce l’aveva con me", ha spiegato l’ex premier ricordando la vicenda che portò alla nomina di Mario Draghi alla Bce e il lungo lasso di tempo che passò prima delle dimissioni di Lorenzo Bini Smaghi per lasciare il posto ad un francese nel Direttorio della Bce. "II francesi - ha concluso - l’hanno punito proprio per la sua arroganza".