Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  settembre 13 Giovedì calendario

LA CONTROVERSIA DELLA SETTIMANA


È POTENZIALMENTE
MOLTO INTERESSANTE
E PUÒ ESSERE D’AIUTO:
Chi fuma una sigaretta inala più di 4 mila sostanze
tossiche di cui 60 pro oncogene, quindi il buon
senso ci dice che la sigaretta elettronica dovrebbe
essere meno dannosa di quella tradizionale. L’abitudine
al fumo, poi, è principalmente mantenuta
dalla nicotina, dunque è verosimile che utilizzare
sigarette elettroniche, se prive di nicotina, possa aiutare
a smettere di fumare (anche se rimangono sconsigliate
a chi soffre di disturbi respiratori, perché in rari casi
possono condurre a forme di riacutizzazione). Il mantenimento
della gestualità del fumo nelle fasi iniziali del
distacco dalla sigaretta può essere d’aiuto, a patto che
non si protragga per un periodo troppo lungo lasciando
una dipendenza dalla gestualità stessa. Tutto ciò rende
la sigaretta elettronica uno strumento potenzialmente
molto interessante e quindi ritengo sia estremamente
opportuno condurre studi approfonditi che ne chiariscano
gli effetti in modo scientifico, e che però devono
essere completati prima che la sigaretta elettronica
possa fare parte delle terapie di disintossicazione. Al
momento l’Organizzazione mondiale della sanità non
include fra i metodi indicati per smettere di fumare
questo strumento, che viene utilizzato spontaneamente
soprattutto da chi decide di provare a disintossicarsi
senza rivolgersi a medici o centri specializzati.


Stefano Centanni*
* direttore della Clinica di malattie dell’apparato respiratorio
dell’Università di Milano

NON ABBIAMO ABBASTANZA
INFORMAZIONI PER RITENERLA
UN PRODOTTO SICURO:
Non abbiamo abbastanza informazioni per ritenere
la sigaretta elettronica un valido strumento per
smettere di fumare. Non è considerata un farmaco
ma un «oggetto voluttuario», quindi può essere
utilizzata liberamente purché tenuta fuori dalla
portata dei bambini (l’ingestione della cartuccia
per un piccolo può essere letale). Gli altri prodotti che
contengono nicotina, come caramelle, gomme da masticare
e cerotti, sono stati ben studiati sia per quel che
riguarda gli effetti collaterali sia per l’efficacia; non si capisce
perché ciò non debba valere anche per la sigaretta
elettronica. Non è una questione formale, però, quando si
tratta di salute quella che sembrerebbe essere logica può
ingannare e occorrono prove scientifiche. Naturalmente
a destare maggiore preoccupazione sono le sigarette con
nicotina, alle quali sono addebitati gli effetti negativi ai
bronchi denunciati nello studio presentato a Vienna.
Tuttavia, è necessario accertare anche gli effetti di tutte
le altre sostanze contenute nelle cartucce. È possibile poi
che questo oggetto non aiuti per nulla a distaccarsi dal fumo:
il solo fatto di mantenerne la gestualità può impedire
di abbandonare una cattiva abitudine. Smettere di fumare
è in buona parte un problema psicologico e comportamentale,
quindi ogni strumento deve essere parte di un
percorso di disassuefazione curato nei minimi dettagli.


Roberta Pacifici*
* direttore dell’Osservatorio fumo, alcol e droga dell’Istituto
superiore di sanità