Roberto Giardina, ItaliaOggi 14/9/2012, 14 settembre 2012
OLANDESE IL PEGGIOR HOTEL DEL MONDO
Le ferie stanno per finire, e domenica tornano a casa anche i bavaresi, gli ultimi a partire, è tempo di reclami. Il piacere nascosto dei tedeschi è trovare qualche magagna sul luogo di vacanza. Ogni «difetto» o promessa non mantenuta, può garantire rimborsi parziali secondo tabelle ormai stabilite nel tempo, e perfino totali.
E c’è chi si inventa magagne surreali: la camera da letto era troppo vicina al mare e il rumore delle onde non mi faceva dormire. Oppure, in Italia o in Francia mi davano da mangiare solo specialità locali. Scarafaggi in camera? Fino a tre per mq sono da accettare, hanno sancito i giudici tedeschi, oltre si ottiene un rimborso del dieci per cento. Bisogna documentare il tutto, con foto e altre prove da inviare al più presto alle agenzie, che qui rispondono direttamente di un viaggio finito male, al contrario di quanto avviene da noi.
Ma c’è un albergo che non teme reclami. Non perché sia perfetto, al contrario. Si vanta da quindici anni di essere das schlechteste Hotel der Welt, The Worst Hotel in the World, il peggiore al mondo. «Noi manteniamo quanto promettiamo, anzi i nostri ospiti a volte se ne vanno delusi perché hanno scoperto che nei letti ci sono i materassi», dichiara con orgoglio il responsabile del marketing, Dave Bell. Qualche pessimista arriva all’albergo portandosi il sacco a pelo, ma non è necessario. Però, avverte, il nostro personale è maleducato e ignorante.
Il bello è che l’Hans Brinker Budget Hotel è quasi sempre esaurito, non solo perché si trova in una zona centrale di Amsterdam, e per i suoi prezzi a partire da 22,50 euro. La tariffa minima è per uno stanzone con otto letti. Una coppia con pretese arriverà a pagare 80 euro, che non è poco. In realtà, gli amanti dei record sono numerosi sparsi per il mondo. Per dormire al Ritz di Madrid o di Parigi (appena chiuso per restauri), basta pagare il conto. Pernottare nell’albergo peggiore dei cinque continenti non è da tutti: «Comfort come in prigione», è lo slogan collaudato. «La birra al nostro bar è la peggiore di Amsterdam» si aggiunge con orgoglio.
L’ingresso è squallido come la reception, le stanze sono sporche, nei letti ci saranno i materassi e anche le lenzuola dell’ospite precedente, la luce è fioca? È quanto viene indicato nella pubblicità. Il Brinker, in Kerkstraat nel Grachtenviertel, ha una sola suite, così definita perché è l’unica stanza dotata di un bagno. Gli altri ospiti dovranno fare la fila per la doccia in fondo al corridoio, ma l’acqua è appena tiepida e il getto molto debole. «Siamo orgogliosi del nostro record, e facciamo del nostro meglio, o del nostro peggio, come si vuole, per non perderlo», confessa Denise addetta alla reception. Infatti non mancano imitatori un po’ ovunque, che elencano nel loro sito i giudizi degli ospiti disgustati.
«L’hotel non si prende alcuna responsabilità per le intossicazioni alimentari per chi osa fare la prima colazione da noi. Noi manteniamo la nostra parola, nessuno è peggio di noi», garantisce Bell. Su questo punto, forse si vanta un po’ troppo. Finora non si sono lamentati malesseri. Probabilmente, qualche ospite tedesco chiederà un rimborso perché il peggio del peggio non era abbastanza peggio.