Franco Adriano, ItaliaOggi 11/9/2012, 11 settembre 2012
L’AUTUNNO BOLLENTE È GIÀ ARRIVATO
Dati shock dell’Istat su Pil e consumi, proteste in piazza a Roma (ieri è toccato ai lavoratori dell’Alcoa), e un dibattito politico sempre più confuso con i possibili alleati sulla carta che invece fanno volare gli stracci fra loro: come Luca Cordero Montezemolo con Pier Ferdinando Casini, per esempio, o Matteo Renzi con Walter Veltroni.
Per non parlare dei conflitti all’interno del movimento 5Stelle (ancor prima di qualsiasi presa del potere). L’autunno «bollente» evocato dal presidente di Confidustria, Giorgio Squinzi, è già qui.
Per Passera l’Alcoa non è un caso impossibile
La parola d’ordine è prendere tempo, magari soltanto qualche giorno. L’Alcoa e i sindacati starebbero ragionando, con la mediazione del governo, su un rallentamento della procedura di spegnimento dello stabilimento di Portovesme. La svizzera Klesch sarebbe ancora pronta a trattare sulla cessione dell’azienda. Il ministro allo Sviluppo economico, Corrado Passera, assente a lungo dalla trattativa presso il suo dicastero ieri, ha dichiarato che «non è un caso impossibile» forse perché è tornato a nutrire qualche speranza. Secondo alcune fonti d’agenzia la conclusione della procedura di spegnimento slitterebbe dal 7 al 15 ottobre. Ma poche illazioni non sono certo bastate a placare i 600 operai dell’Alcoa arrivati in continente, a Roma, per manifestare contro la chiusura dell’impianto con lanci di bombe carta e petardi: il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina, è stato spintonato ed invitato ad allontanarsi.
L’Istat dice che consumi e Pil in caduta libera
Questa la fotografia dell’Istat: la spesa delle famiglie nel secondo trimestre 2012 registra un calo del 3,5%, dovuto a diminuzioni del 10,1% degli acquisti di beni durevoli, del 3,5% per quelli non durevoli e dell’1,1% per gli acquisiti di servizi. Anche il Pil nel secondo trimestre 2012 è in ribasso: il calo è stato dello 0,8% rispetto al trimestre precedente e del 2,6% nei confronti del secondo trimestre 2011. È il dato peggiore dal quarto trimestre 2009, quando il calo era stato del 3,5%. Va male in tutti i comparti: agricoltura (-1,9%), industria (-1,6%) e servizi (-0,5%).
Eppure a Monti Class Cnbc l’Italia tornerà a crescere
L’andamento negativo dell’economia italiana nella prima metà del 2012 non impedirà al governo di rispettare gli obiettivi di finanza pubblica in termini strutturali, ha affermato il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, escludendo il varo di una nuova manovra correttiva (se ne riparlerà il 20 settembre quando via XXSettembre pubblicherà la Nota di aggiornamento). Ci crede innanzitutto il presidente del consiglio, Mario Monti, che in un’intervista a Class Cnbc andata in onda ieri sera ha sostenuto che l’Italia tornerà a crescere nel 2013: «Questa è la mia attesa». Monti ha promesso che non ci sarà nessuna nuova tassa nemmeno su alcolici, sigarette e bevande perché «la spending review in atto sta ora offrendoci risorse alternative che possono evitarci di dover incrementare l’Iva». Da dove arriverà la crescita nel lungo termine? «Se i tassi, come già sta avvenendo, continueranno a calmierarsi», ha risposto Monti, «vi sarà più spazio per investimenti e crescita. In secondo luogo ci auguriamo che anche l’economia internazionale inizi a recuperare terreno. Per quanto riguarda l’ipotesi di un nuovo mandato, Monti detto che il suo «orizzonte personale in questa attuale e ’’strana’’ occupazione finisce ad aprile del 2013». Se si ricandidasse Silvio Berlusconi per il premier sarebbe «normale» in quanto «non sarebbe un fatto nuovo per lui».
Montezemolo contro i ’’docili tonni’’ pescati da Casini
Già il titolo è tutto un programma: «La pesca a strascico di Casini e i docili tonni della società civile». Il sito di Italia Futura il movimento di Luca Cordero di Montezemolo non ha gradito le simpatie per il listone casiniano tra gli altri di Emma Marcegaglia (ex leader di Confidustria), Raffaele Bonanni (Cisl), Andrea Olivero (Acli), Renata Polverini (presidente regione Lazio), i ministri Andrea Riccardi e Corrado Passera. «La società civile italiana ha dimostrato, e non è la prima volta, la sua subalternità alla politica, anche quella indebolita di questo finale di seconda Repubblica», si legge sul sito montezemoliano che cita i personaggi in prima fila dell’Udc che «di nuovo hanno davvero poco»: Paolo Cirino Pomicino, Ciriaco De Mita, Rocco Buttiglione, Giorgio La Malfa, Giuseppe Pisanu «e financo Renata Polverini (che in un passaggio esilarante del discorso di Casini viene addirittura portata ad esempio come avversaria degli sprechi e dei privilegi!» Insomma l’Udc sarebbe «montiano a Roma e lombardiano in Sicilia». Un attacco ficcante cui Casini ha deciso di rispondere con l’arma dell’ironia su twitter con una didascalia: «Napoli 10 settembre, io e Lorenzo Cesa viaggiamo con ItaloTreno... è la concorrenza bellezza», accanto alla foto di un suo viaggio in treno verso Napoli, su Italo il treno di Montezemolo, appunto. Ma un viaggio insieme, ora, sarà più difficile.
Stesso copione del Centro nel Pd fra Renzo e Veltroni
«Manderei a casa Walter Veltroni che i successi maggiori li ha avuti come romanziere, come tutti quelli che hanno fatto più di quindici anni di Parlamento». La sortita di Matteo Renzi contro uno dei suoi possibili sostenitori alle primarie nel centro-sinistra non è piaciuta al veltroniano Pietro Ichino, che pure è un grande estimatore del sindaco di Firenze. «Se Renzi oggi può competere per la leadeship del Pd», ha ricordato, «lo deve a una concezione e struttura del partito stesso, imperniata sulle primarie, che dobbiamo interamente al suo fondatore e primo segretario». A forza di epurare si corre il rischio di essere epurati. Ma va detto che Renzi è coerente nel dimostrare di non voler cercare sponde nei dirigenti attuali e del passato.
Grillo, salta Favia
Beppe Grillo attacca Giovanni Favia sul suo blog: «Perché non riesci più a volare?», ha citato Fabrizio De Andrè e lo ha invitato a lasciare il movimento. «Non ripeterei modi e toni», è la replica. Le parole sull’assenza di democrazia «le ho dette in un momento di profonda amarezza, ma abbiamo effettivamente dei problemi».