Alessandro Longo, l’Espresso 14/9/2012, 14 settembre 2012
TABLET
ma low-cost
Arrivano le prime tavolette digitali tra i 200 e i 300 euro: metà del prezzo dell’iPad. E Apple risponde con una versione economica. Ecco pregi e difetti dei diversi prodotti, marca per marca
Finora il tablet - iPad in testa - era tendenzialmente un oggetto d’élite: se non altro per il prezzo. Oraperò arrivano in Italia i primi modelli di "tavoletta" adatti a tutte le tasche e allo stesso tempo dotati di un bel design e con uno schermo che risponde bene al tocco. Per navigare, vedere video, leggere libri e giornali.
Gli Amazon Kindle Fire, ad esempio, «sono i primi tablet di qualità per le masse», dice Francisco Jeromino, analista del l’osservatorio di ricerca Idc. Kindle Fire e Kindle Fire Hd, lanciati in Italia pochi giorni fa, in contemporanea con il resto del mondo, costano infatti 159 e 199 euro. Contro i 400-500 euro che era, fino a poche settimane fa, il prezzo di partenza per un buon tablet (l’iPad di Apple e i Galaxy di Samsung). Ed è indicativo anche che per la prima volta Amazon, il gigante dell’e-commerce, abbia lanciato un prodotto in Italia senza ritardi rispetto agli Stati Uniti.
Il nostro mercato sta crescendo bene, infatti: sono 1,75 milioni i tablet venduti da agosto 2011 a luglio 2012, secondo l’osservatorio di settore Gfk. Da giugno 2010 a maggio 2011 erano stati appena 241 mila e 800. È il prodotto di elettronica che sta avendo il maggiore boom di vendite in Italia, secondo Gfk. Insomma i nuovi modelli, "buoni ma low cost", daranno la spinta finale a un mercato che si stava già riscaldando.
In questa categoria non ci sono soltanto i Kindle: la settimana scorsa è arrivato anche il Nexus 7, a 249 euro, prodotto da Google e da Asus. Segue la tendenza anche Apple, che si appresta a lanciare un iPad Mini, a un prezzo di circa 300 euro, secondo le stime di vari analisti. Avrà uno schermo ridotto, a 7 pollici, come i Kindle e il Nexus. Un formato adatto soprattutto per leggere, a differenza dell’iPad originale, che ha uno schermo più grande.
Il "vecchio" iPad è ancora di gran lunga il tablet più venduto (circa 50 per cento del mercato italiano e mondiale), ma i concorrenti stanno guadagnando terreno. Tra questi il più temibile è Samsung, il colosso coreano arcinemico di Apple su tanti fronti. Ha la gamma più vasta di prodotti e a fine agosto ha annunciato i primi tablet con sistema operativo Windows 8, con tastiera removibile e pennino, pensati per chi vuole qualcosa di più simile a un computer normale.
Tutto sommato, però, saranno probabilmente i Kindle ad avere il maggiore impatto sul grande pubblico, perché Amazon ha fatto una scommessa: vendere prodotti in perdita e rifarsi sull’offerta di contenuti, come libri, musica e riviste, acquistabili direttamente dai tablet. L’osservatorio iSuppli ha analizzato il costo di produzione dei diversi tablet e ha scoperto che Amazon perde circa 3 dollari ogni Kindle Fire venduto, mentre Apple ne guadagna 200 su ogni iPad. «Il nostro scopo è andare oltre il semplice gadget: per noi centrale è il servizio al cliente, a cui vogliamo permettere di comprare contenuti digitali a un prezzo basso e con estrema facilità», spiega Diego Piacentini, l’italiano che fa il vicepresidente di Amazon nel mondo.
Conferma Tom Mainelli, analista di Idc: «Anche prima c’erano tablet low cost, persino a 100 dollari e di marchi minori; ma funzionavano male, con uno schermo poco sensibile al tocco. Il Kindle Fire non solo è molto migliore ma ha anche un sistema semplice da usare. Amazon ha reso molto facile l’accesso ai contenuti digitali. Ha adottato un sistema Android ottimizzato e semplificato per i propri servizi, infatti. L’Android che c’è su molti Samsung è invece ancora un po’ troppo complesso per l’utente medio: tanti comandi, menu, opzioni…», continua.
«I tablet di Samsung sono i migliori per hardware, ma hanno un limite: mancano di contenuti specifici che possano giustificarne l’acquisto», aggiunge Carolina Milanesi, analista di Gartner e tra i massimi esperti di questo mercato. «In Italia sulla nostra piattaforma ci sono 30 mila libri e stiamo lavorando con gli editori per arrivare ad avere tutti i periodici in commercio», dice Piacentini. «Per chi è interessato solo ai libri digitali basta un lettore e-book. I tablet servono a chi vuole anche le riviste e in generale Internet», spiega. Amazon ha il lettore e-book (Kindle) di gran lunga più venduto al mondo (a 79 euro). Un altro punto di forza dei nuovi Kindle - sempre nell’ottica di facilitare l’utilizzo di contenuti digitali - è lo schermo: la tecnologia anti-riflesso permette di leggere anche sotto la luce solare diretta.
Amazon punta sui contenuti, Apple sui prodotti, ma hanno un punto in comune: la facilità d’uso, intuitivo anche per chi non è esperto di tecnologia. La differenza è che i Kindle costano meno della metà degli iPad attuali, che però «hanno uno schermo più grande, con una maggiore risoluzione e quindi sono più indicati per i video, i giochi. Gli iPad hanno inoltre più applicazioni disponibili», sostiene Jeff Orr, analista di Abi Research.
«Ormai i tablet devono essere di dimensioni diverse a seconda dell’uso più frequente che se ne fa», dice Carlo Barlocco, vice presidente della divisione Telecom & It di Samsung Italia. «I più piccoli sono più indicati a chi vuole navigare, mandare mail e leggere. I più grandi sono pensati come seconda tivù per le foto, i video. Il consumo di film e serie tv da tablet comincia appunto a esplodere, grazie ad applicazioni come SkyGo di Sky, Cubovision di Telecom, ChiliTv di Fastweb».
Gli Ativ di Samsung, i Vivo Tab di Asus, il Vaio Duo 11 di Sony saranno i tablet più vicini a un computer. «Sono interessanti per chi li utilizza molto per scrivere e vuole evitare l’acquisto di un computer portatile: lettere, note spese domestiche, inventari», dice Orr. I tablet che impiegano il software Windows 8 avranno prezzi però da 600 a 1.200 euro circa e arriveranno in autunno.
Tutti i diversi modelli contribuiranno a plasmare le abitudini degli utenti. «Finora sui tablet abbiamo solo navigato, letto, giocato, visto video on line. Con i prodotti in arrivo, più potenti, potremo anche vedere film in alta definizione, gestire le spese domestiche, comprare su Internet», dice Neil Mawston, analista di Strategy Analytics. «Visto che i tablet diventano adatti al pubblico di massa, si diffonderanno. Quindi, con la loro semplicità e gradevolezza d’uso, contribuiranno ad aumentare l’uso di Internet», dice Mainelli.
Secondo la Idc, nel mondo si venderanno 107,4 milioni di tablet nel 2012, contro i 69,6 del 2011. Saranno 222,1 milioni nel 2016. «Sono lo strumento simbolo di come Internet stia diventando una dimensione naturale per gli italiani», dice Monica Fabris, sociologa e presidente dell’istituto di ricerca Episteme. «Rileviamo già in Italia che i tablet spingono a navigare di più e a leggere notizie on line. E arrivano a cambiare i modi di vivere a casa. Il letto ad esempio è diventato il luogo principe per leggere giornali su Internet, scrivere mail, vedere film». Esperienza che ora è alla portata anche di chi vuole spendere circa 200 euro.