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 2012  settembre 13 Giovedì calendario

HILLSBOROUGH, LA VERITA’ 23 ANNI DOPO. FU LA POLIZIA A CAUSARE LA STRAGE

L’atroce paradosso della tragedia di Hillsborough, la cui storia dopo 23 anni è stata riscritta, è che da un «innocente» ingiustamente accusato, da un clamoroso caso di depistaggio, è nata la Premier League: il campionato di calcio più visto, più ricco, più interessante, più sicuro del mondo. Il 15 aprile del 1989 nello stadio di Sheffield, schiacciate e/o soffocate, morirono 96 persone (79 con meno di 30 anni) e 200 rimasero ferite. Proprio com’era accaduto all’Heysel di Bruxelles quattro anni prima in occasione della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool (29 maggio 1985). E la presenza dei fan dei Reds, di nuovo, contribuì a spostare le responsabilità.
Dopo 23 anni, un rapporto con 450 mila pagine di documenti inediti, redatto da una commissione indipendente — l’Hillsborough Independent Panel, presieduto dal vescovo di Liverpool, James Jones —, costituita nel 2009 nel ventesimo anniversario della tragedia, le cui conclusioni sono state annunciate dal premier David Cameron ai Comuni, riscrive la storia. «Molti innocenti, tra cui donne e bambini, avrebbero potuto essere salvati. I tifosi del Liverpool non sono stati la causa del disastro e l’ubriachezza non è stata un fattore significativo. Oggi abbiamo fatto la storia. Si è trattato di una doppia ingiustizia». La prima: gli errori della polizia del South Yorkshire che favorirono il disastro; la seconda: le accuse ingiuste ai tifosi del Liverpool. Ma c’è di più. Secondo il rapporto, dopo le 15.15 di quel sabato torrido, il momento in cui le autorità stabilirono che non c’era più nulla da fare per le vittime, 41 persone erano ancora vive. «A nome del governo, e del Paese intero, voglio dire che sono profondamente desolato» ha aggiunto Cameron.
Quel giorno a Sheffield, campo neutro, si gioca la semifinale di FA Cup tra Liverpool e Nottingham Forest. I club inglesi sono stati banditi dall’Europa dopo l’Heysel. La Coppa Nazionale, tradizionalmente molto ambita in Inghilterra, è diventata ancora più importante. Arrivano a Sheffield migliaia di persone. Il primo errore consiste nel riservare ai tifosi dei Reds, più numerosi, la Leppings Lane, con 14.600 posti e lasciare agli odiati rivali dei Tricky Trees la più capiente Spion Kop End (21 mila posti). Più dei posti, però, sono i varchi a essere determinanti per la tragedia. La Leppings Lane ne ha solo sei (contro 60) e oltretutto sulla strada ci sono dei lavori che restringono la carreggiata. L’ingresso degli spettatori — numerose le famiglie con bambini, grazie al sabato e al clima favorevole — avviene lentamente. Troppo. A pochi minuti dall’inizio, una massa enorme di tifosi preme ancora per entrare. A questo punto avviene l’errore letale: viene aperto il «Gate C», un grosso cancello d’acciaio all’ingresso di un tunnel che sbuca in un settore che può contenere 2 mila persone. In migliaia si accalcano lì. È un atroce cul de sac: il campo, dove le due squadre cominciano a giocare, ignare di tutto, è recintato. Infatti le immagini mostrano molti spettatori che cercano di salvarsi nell’anello superiore. Malgrado l’allarme di un anno prima (numerosi feriti per una situazione analoga) non esiste un piano di sgombero, anzi a errore si somma errore. Dalla mancata apertura dei cancelli alle 44 ambulanze che si precipitano a Hillsborough ma vengono bloccate. Ne passa solo una.
Un istante dopo la strage parte il depistaggio: la polizia modifica addirittura 164 verbali per sostenere la propria tesi, ripresa dalla grancassa del Sun che accredita la versione di una tifoseria ubriaca, violenta e senza biglietto. Non è vero. Alle scuse di Cameron e del capo laburista Ed Miliband, si aggiungono ora quelle di Kevin MacKenzie, redattore capo dell’epoca. Spetta al procuratore generale decidere se riaprire ufficialmente l’indagine. Ma almeno la verità storica è stata ristabilita. E tra le pieghe di questa, ecco il paradosso. I 96 martiri di Hillsborough costrinsero il Governo di Margaret Thatcher ad affrontare radicalmente il problema della sicurezza negli stadi (dagli impianti obsoleti ai bad boys che li frequentavano). La Lady di ferro partiva dal presupposto sbagliato (la colpa è dei tifosi), ma la sua riforma ha reso il calcio inglese lo spettacolo che è ora.
Roberto Perrone