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 2012  settembre 09 Domenica calendario

ORA IL VATICANO BENEDICE I MIRACOLI TECNOLOGICI

È vero che il Papa teologo scrive i suoi libri (così an­che l’ultimo in uscita a bre­ve) a mano con la sua minuta e pre­ci­sa calligrafia, e che studia portan­dosi a Castel Gandolfo parte della sua poderosa biblioteca (libri di carta, dunque), ma è anche vero che nelle ultime vacanze-studio sui colli albani, ha portato con se un iPad che gli serve per consulta­re i giornali. Una scelta che rispec­chia la nuova era che anche il Vati­cano sembra aver voluto abbrac­ciare: l’era multimediale strizzan­do l’occhio in particolare al «mobi­le ».
L’ultima notizia viene dalla Ra­dio Vaticana che proprio in queste ore offre la sua pri­ma App per Android. In sostanza, si tratta della possibilità di ascolta­re in diretta, su cinque canali, tutti i program­mi della Radio in qua­ranta lingue diverse, diret­te video, pagine web, servizi giornalistici, tutto racchiuso in un unico strumento, che permette an­che di conoscere e seguire gli ap­puntamenti quotidiani del Papa. L’App,interamente gratuita,è sca­ricabile dal market Google Play. L’applicazione si apre sul­l’agenda degli appuntamenti pubblici di Be­nedetto XVI ( di­sponibili, in questa prima versione, in ita­liano, inglese, francese e spa­gnolo). E l’offer­ta prevede, a breve, oltre alla piattaformaAn­droid, una per Iphone/Ipad e un’altra per Windows Pho­ne. Insomma, non poco per un’istituzione ancorata alla dottrina di sem­pre, la sua bi­millenaria tra­dizione, e sem­pre in bilico tra la necessità di gettare il cuore oltre l’ostaco­lo, verso il mon­do e le sue sfi­de, e l’esigenza di non tradire se stessa, la propria particolare identità.
Tutto, a onore del vero, iniziò nel 2009. Allora piovevano criti­che sul Vaticano per una presunta superficialità nel monitorare le no­tizie che circolavano sul Papa sul web. Fu così che il Vaticano si die­de da fare e assoldò la Meltwater, società internazionale con sede principale in Norvegia (Oslo), affi­dandole l’incarico di seguire ogni giorno il web e riferire alla sala stampa vaticana chi e come sulla rete parla delle cose vaticane. L’obiettivo era chiaro: valutare strategie di comunicazione e pre­venire possibili cortocircuiti me­diatici come furono il «caso Rati­sbona » e il «caso Williamson». Da quel giorno, anche l’ultimo dei blog è stato tenuto sotto controllo dal «grande occhio» vaticano, per­ché prevenire, pensano oltre il Te­vere, è meglio che poi dover corre­re ai ripari.
Da quel momento il fidanza­mento della Santa Sede col web fu un crescendo di appuntamenti e sorprese. Una delle ultime riguar­da i documenti vaticani del passa­to. Al posto di chiuderli negli anti­chi cassetti dell’archivio segreto, un «ministero» della San­ta Sede li ha resi accessi­bili a tutti, e lo ha fatto in tutte le maggiori lin­gue nel mondo. Dal 16 marzo scorso, infatti, la Congregazione per la dottrina della fede, pur conservando i propri docu­menti sul sito ufficiale della Santa Sede, per facilitarne la consulta­zione ha aperto una nuova pagina web. Dentro vi si trovano «in chia­ro » anche i documenti di quello che un tempo era il Sant’Uffizio, l’antico «ministero» vaticano che tanto ha fatto tremare con le sue di­sposizioni eretici e infedeli.
Ma non è solo la Dottrina delle fede ad essersi aperta al Web. An­che la Civiltà Cattolica, la storica e antica rivista dei gesuiti i cui testi sono visionati prima della pubbli­cazio­ne dalla segreteria di stato va­ticana, ha voluto come nuovo di­rettore Antonio Spadaro, il gesui­ta amante del web che su Twitter dialoga alla pari con fedeli e letto­ri. Fu lui, tra l’altro, insieme al car­dinal Gianfranco Ravasi (an­ch’egli twitterista doc) e monsi­gnor Claudio Maria Celli, a chia­mare in Vaticano alcuni mesi fa tutti i blogger dell’area religiosa a loro giudizio più influenti. Un mi­scuglio di razze e cyber intelligen­ze che spiegarono all’istituzione come cinguettare su Dio, la fede, la vita della Chiesa. Rocco Palmo, ad esempio, giovane blogger che su Whisper in the Loggia anticipa le nomine papali del mondo anglo­sassone provocando a volte anche insofferenza nelle gerarchie, ven­ne chiamato come relatore: i mira­coli del multimediale.
Il prossimo aprile toccherà an­cora al cardinal Ravasi dire la sua. Egli, infatti, farà propria la formu­la dei Ted- Technology, Entertain­ment and Design- inventata in Ca­lifornia trent’anni fa ma divenuta celebre grazie alle nuove tecnolo­gie. Sul web si offrono via video non più di 18 minuti a chiunque per proporre in una maniera possi­bilmente b­rillante idee che merita­no di essere diffuse. È, infatti, in via di organizzazione il Ted Via della Conciliazione, promosso in colla­borazione con il Cortile dei Genti­li, lo spazio di confronto tra creden­ti e non credenti istituito- su sugge­rimento di Benedetto XVI - dal Pontificio Consiglio per la cultura guidato appunto da Ravasi. L’ap­puntamento si terrà a Roma il 19 aprile 2013 e avrà per tema «la li­bertà religiosa oggi ». Come è nello spirito di questa iniziativa ad alter­narsi sul pa­lco saranno personali­tà tra loro molto diverse: religiosi e star dello spettacolo, intellettuali e stelle dello sport. Tutti dalla tribu­na diranno la loro sul rapporto tra libertà religiosa, diritti umani e svi­luppo dei popoli. Tra gli oratori, la cantante di origine cubana Gloria Estefan,l’attivista per i diritti uma­ni egiziana Lamia Aly Mekhemar e il calciatore Didier Drogba.