Edward Hadas, la Stampa 12/9/2012, 12 settembre 2012
II PIANO FARAONICO PER LA “CITTÀ DI MAO” SVELA I DESIDERI DELLA CINA
Nella Cina moderna, un piano di spesa di 2,4 miliardi di dollari realizzato da una città di 2 milioni di abitanti che pochi stranieri sarebbero in grado di collocare su una mappa lascia perplessi. La lista degli investimenti che la città di Xiangtan spera di effettuare è preferibile a molti dei progetti pluriennali annunciati negli ultimi mesi dal valore complessivo di mille miliardi di dollari. Ma come loro, essa rispecchia i desideri della Cina per lo sviluppo. I grandi progetti per Xiangtan sono meno ambiziosi di altri. Si pensi al piano da 16 miliardi di dollari della città di Kaifeng, cinque milioni di abitanti, per attirare i turisti trasformando un malandato distretto urbano nella ricostruzione di una città della dinastia Song (960-1127) o i faraonici piani per Ningbo, Nanjing e Changsha. La maggior parte di essi ha tre caratteristiche in comune. Per prima cosa, ognuno dei progetti mira a catturare qualche goccia della prevista ondata di incentivi statali. Le autorità di Pechino vogliono a tutti i costi impedire che la crescita del Pil rallenti troppo e gli enti locali sono ben felici di contribuire con ingenti investimenti.
In secondo luogo, Xiangtan e le altre città progettano di fare uso di enormi quantità di manodopera e calcestruzzo: nuove autostrade, scuole e reti fognarie avranno bisogno di entrambe. Questo potrebbe essere un problema poiché progetti così monumentali potrebbero rendere il Paese troppo pesante a livello di infrastrutture. Tuttavia, i politici sono meno preoccupati da tensioni macroeconomiche di questo tipo che da tensioni politiche che possono essere determinate da una crescita più lenta e una minor occupazione. Infine, Xiangtan è l’emblema del noto desiderio cinese di soddisfare la sempre maggiore domanda turistica interna. La principale attrazione di Xiangtan, comunque, rivela un altro tipo di tensione - quella che riguarda la storia della Cina. Il governo locale vuole ampliare un museo dedicato al suo cittadino più famoso, Mao Tse-tung. Sebbene il caso da un punto di vista economico possa avere un grande ritorno la tomba di Mao a Beijing continua ad attirare folle di turisti - il governo potrebbe non essere troppo felice. Mao, il Grande Timoniere, non è più così ben visto.