Gianfranco Belisari, lettera a me, 8 settembre 2012
Non ci sono parole. Monti ha avuto in consegna le sorti dell’Italia in un momento di difficoltà senza essere stato eletto
Non ci sono parole. Monti ha avuto in consegna le sorti dell’Italia in un momento di difficoltà senza essere stato eletto. Avvalendosi di una maggioranza mai vista in Italia, con la quale avrebbe veramente potuto cambiare le sorti del nostro paese, è riuscito nella titanica impresa di peggiorare tutti i fondamentali economici che aveva ereditato e che considerava la causa dei nostri guai. Non ha avviato una sola iniziativa per lo sviluppo della nostra economia: le piccole riforme che ha abbozzato non sono neanche operative perchè mancano di norme attuative: il Sole 24Ore ha certificato che solo un decimo (la decima parte) di ogni provvedimento è operativo. Almeno la riforma dell’art. 18 avrebbe potuto farla. Con quella, avrebbe liberato le aziende dai lacci dei licenziamenti e avrebbe favorito l’occupazione, in primis di quella giovanile. Invece, come tutte le altre riformette, quella dell’art. 18 è stata un disastro. Confindustria e alti esponenti dell’industria e del lavoro l’hanno classificata come "una boiata pazzesca"! Ha peggiorato addirittura il testo precedente. PIL più basso di prima, rapporto debito/pil peggiore di prima, disoccupazione più alta, inflazione più alta, produzione industriale in picchiata, fallimenti e chiusure attività a catena, consumi ai minimi termini, auto in crisi per il prezzo allucinante dei carburanti, edilizia in fortissima crisi anche per la sconsiderata tassazione: e così via. Lo spread è sempre rimasto ad alti livelli e la borsa sempre a bassissimi livelli. Quindi Monti, e i suoi vassalli, non ha fatto fare un solo passo in avanti all’Italia. Anzi, ne ha fatti fare molti indietro. Siamo tornati agli anni ’50. Poi arriva il vero salvatore, che è un altro Mario, ma che si chiama Draghi. Per chi lo ignorasse, chi l’ha messo a capo della BCE è stato Berlusconi. Facendo leva sulle indubbie capacità del Governatore della Banca d’Italia, il cavaliere è riuscito a convincere i partners europei a scegliere lui come successore di Trichet. Ha vinto le resistenza della Merkel, a Sarkozy ha promesso un posto alla Francia nel board della BCE al posto di Bini Smaghi e alla fine ha ottenuto disco verde. Ma nessuno ricorda mai questo piccolo dettqglio: il fatto stesso che nessuno ne parli, è la miglior prova che le cose sono andate così. Purtroppo Draghi ha iniziato ad operare da Governatore della BCE dal novembre 2011, quando Berlusconi lasciava a Monti. E Monti ha avuto subito un consistente aiuto prima sotto forma di massicci acquisti di nostri bond, poi di una fortissima iniezione di liquidità alle banche italiane (in due tranche) e infine si è opposto con durezza alla Merkel rivendicando il diritto della BCE ad acquistare bond di paesi in difficoltà senza limitazioni. La Merkel ha dovuto cedere, pur garantendosi un ferreo controllo dei paesi "soccorsi", e questo ha fatto arretrare gli speculatori che hanno mollato l’osso e gli spread (di tutti!) sono scesi e le borse hanno festeggiato. E Monti cosa fa? Dimostrando una dose industriale di bronzo facciale, si appropria del successo e ha il coraggio di dire che il merito è suo e che lui "ha salvato l’Italia"! Caratteristica saliente del nostro uomo è: le cose che vanno male sono colpa degli altri (Berlusconi, la UE, la speculazione, i giornali che osano criticarlo "così fanno salire lo spread"). Tutto ciò che va bene, è invece merito suo. Come i bambini capricciosi e antipatici all’asilo. La verità è che in soli nove mesi ha messo l’Italia in mutande e ci vorrà uno sforzo sovrumano per ripartire dall’abisso nel quale ci ha inutilmente cacciato. Obama, che ha consulenti informati, si è affrettato in questa circostanza a fare i complimenti a Mario Draghi, l’unico vero artefice della salvezza dell’euro che ha dimostratodi avere gli attributi per opporsi ai poteri forti. Attributi che Monti non ha mai mostrato, presentandosi sempre come un deferente suddito alla corte della zarina, sua interessata protrettrice. Ciò che mi lascia sempre stupito in questi casi, è la supina acquiescenza dei media che non sono mai in grado di smentire certe affermazioni "ieratiche" che meriterebbero invece una denuncia per "appropriazione indebita" ( di meriti altrui) e "turbativa di pubblica opinione". Un vero imbroglio che nessuno denuncia. Siamo messi male in tutti i campi. Gianfranco Belisari - MI