Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  settembre 07 Venerdì calendario

I MUPPETS ALLA GUERRA


Israele
Da alcune settimane sono nuovamente insistenti le voci circa un possibile attacco militare di Israele all’Iran, mirato all’annientamento del programma nucleare di Teheran. Nei giorni scorsi i cittadini israeliani hanno ricevuto nella cassetta delle lettere un libricino di 15 pagine, che li informa sui metodi di difesa in caso di attacco armato. Forse per rendere le informazioni meno inquietanti, campeggia in copertina e tra le pagine Moishe Oofnik, la versione israeliana di Oscar the Grouch, uno dei protagonisti dei Muppets nella serie tv Sesame Street. Nel manuale, tra gli altri avvertimenti, si specifica il tempo che i cittadini hanno a disposizione per rifugiarsi in un luogo sicuro, dal momento in cui le sirene di allarme antimissile riecheggiano a quello dell’effettiva caduta del missile: tra i 30 secondi e i tre minuti. Dagli ambienti militari è giunta la dichiarazione che il libretto ha solo carattere informativo circa le nuove misure di difesa in caso di emergenza – per esempio tratta anche di come comportarsi in caso di terremoto – e dunque non vuole essere un segnale implicito che una guerra sia imminente. Fatto sta che, nelle ultime settimane, il governo ha dichiarato che un eventuale scontro armato con l’Iran si protrarrebbe per almeno un mese e potrebbe provocare fino a 500 morti tra gli israeliani. Alcuni analisti israeliani danno per certo un attacco entro novembre, data delle prossime elezioni statunitensi (un momento in cui la Casa Bianca non avrebbe le forze necessarie per opporsi). Il clima sembra essere così esagitato che Danny Avram, capo di un’azienda che costruisce e ispeziona i rifugi antimissili, ha dichiarato che in agosto il traffico sul suo sito internet è cresciuto di 6 volte e il giro di affari è aumentato di 2,5 volte. La sola Tel Aviv ha destinato quasi 110.000 euro all’installazione di nuovi cartelli stradali che indicano i rifugi pubblici. La speranza è che si tratti solo di efficienti politiche di prevenzione.