Daniele Belleri, Wired 9/2012, 7 settembre 2012
LA FAVELA DIVENTA SMART
È stato per decenni un quartiere senza fogne e strade, in balia di alluvioni e frane. Ma presto avrà trasporti pubblici, sistemi di drenaggio del terreno, orti e negozi, campi sportivi, persino una scuola di musica. Il tutto sarà alimentato con energie sostenibili e risorse del luogo. La trasformazione in atto a Paraisòpolis, favela da 100mila abitanti nel mezzo di San Paolo del Brasile, ruota intorno a un singolo proggetto, promosso dalla municipalità della capitale e firmato dallo studio di architettura Urban-Think Thank, aperto a Caracas nove anni fa, che ora ha uffici anche a San Paolo, New York e Zurigo. Quello che è in cotruzione a Grotão, sul terreno dissestato di una scarpata, è un nuovo ecosistema urbano in cui i servizi per la collettività sono misurati sulle esigenze della popolazione e concentrati intorno ad un’area con un edificio su cinque livelli. E la dotazione tecnologica dell’area non sfigurerebbe nel cuore di una smart city:pannelli solari, uso dei venti per il condizionamento interno, depurazione delle acque grigie per l’irrigazione, ascensori pubblici.