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 2012  settembre 04 Martedì calendario

SCHERMI FINO A 1,30 METRI SEDUCONO I TELESPETTATORI


I costruttori di schermi televisivi vogliono fare le cose sempre più in grande. Nel senso che le dimensioni diventano giganti per attirare gli spettatori e offrire uno spettacolo dalle tinte forti. Il passaggio dai vecchi televisori (che, per la verità, non sono ancora scomparsi del tutto dalle case) a quelli piatti sembrava aver rivoluzionato il mondo della tv.
Specialmente con l’avvento dell’alta definizione.
Invece le emozioni non devono avere limiti e bisogna far sì che lo spettatore apra nuovamente il portafogli per non farsi mancare l’ultimo avveniristico modello. Così al salone dell’elettronica di Berlino sono stati presentanti nuovi schermi che, oltre a essere più ampi, offrono una migliore qualità dell’immagine. Concetti che il pubblico apprezza di più rispetto a quelli di smart tv o di 3D.
Ecco, allora, spuntare televisori da oltre 50 pollici, con una diagonale di 1,30 metri. Per accrescere le dimensioni e non sacrificare la qualità è stata migliorata la tecnologia Oled, capace di maggiore contrasto rispetto al Led, ed è stato introdotto il formato digitale a cristalli liquidi 4K che corrisponde al quadruplo di definizione rispetto all’alta definizione.
La scelta di cambiare passo è dettata anche dal forte calo del prezzo degli schermi da 40 pollici. In Francia un televisore si vende mediamente a 414 euro, mentre gli schermi più grandi sono ancora molto costosi: Lg offre un 84 pollici a 13 mila euro, mentre uno schermo Oled da 55 pollici costa 9 mila euro. Redditizio teoricamente, perché la maggior parte dei consumatori non spende cifre del genere. Come spiega René Aubertin, presidente di Haier Europa, il mercato dei grandi formati decollerà soltanto nel momento in cui i prezzi scenderanno sotto i mille euro. Proprio Haier commercializza un modello da 50 pollici a 900 euro.
Nell’arena è scesa anche la sudcoreana Samsung, che ha lanciato uno schermo da 55 pollici di tipo Oled e multivisione. Questa tecnica consente a due persone di guardare programmi diversi contemporaneamente. Le immagini sono diffuse in 3D e ogni spettatore indossa occhialini con i quali vede soltanto quello che gli interessa. Serve anche una cuffia per l’ascolto individuale. Una tecnica che Lg applica ai videogiochi: nelle corse d’auto, per esempio, ognuno guida la propria vettura sullo schermo interno senza dover sacrificare la visione a una parte limitata della tv. Il gradimento di questa soluzione, comunque, dev’essere ancora verificato tra i consumatori. I produttori sperano che in questo modo il 3D possa ritrovare interesse, perchè finora questa tecnologia non è decollata.