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 2012  settembre 04 Martedì calendario

APPLE-SAMSUNG, SENTENZA A TOKYO


Il secondo round della guerra tra Apple e Samsung per la violazione dei brevetti nella costruzione di iPhone e tablet, si giocherà a Tokyo. Venerdì il tribunale della capitale nipponica dovrà pronunciarsi su una delle principali accuse, tra la quindicina in ballo tra i due giganti della tecnologia.
E la sentenza fa tremare i produttori giapponesi, perché se dovesse vincere Apple sarebbe uno choc per il mondo dei telefonini giapponesi. E metterebbe a dura prova la sopravvivenza delle imprese nipponiche del settore. Apple è il bottone di porcellana che ha aperto il mercato giapponese alla concorrenza. Da quando il melafonino di Steve Jobs è risultato essere lo smartphone più venduto in Giappone niente è più stato uguale nel mercato domestico dei cellulari di quel paese. E il proprietario di Ntt Docomo, Takeshi Natsuno, coinventore dell’i-mode, distributore di telefonini con un catalogo che non comprende il melafonino di Steve Jobs, è convinto che Apple abbia copiato il brevetto con il suo iPhone. Se dovesse vincere Apple, venerdì, sarebbe un colpo durissimo per l’establishment della telefonia mobile giapponese che, per la sua sopravvivenza, dipende essenzialmente dal mercato interno. La sentenza favorevole a Apple, potrebbe, per esempio, spingere Ntt Docomo a distribuire l’iPhone 5 in autunno già introdotto nel catalogo dei suoi concorrenti Kddi e Softbank. Non solo, a parte Hormis Sharp, che ha realizzato una bella performance in Cina, e Sony che è autenticamente mondiale, gli altri attori del mercato giapponese del settore stanno rischiando l’asfissia. Fujitsu tiene unicamente sulle commesse di Ntt Docomo, che se dovesse mettersi a vendere l’iPhone metterebbe Fujitsu nella condizione di fermare la sua attività di produttore di telefonini, secondo le previsioni di un rappresentante in Giappone di un operatore europeo di telefonia mobile.