Roberto Giardina, ItaliaOggi 5/9/2012, 5 settembre 2012
MERKEL, PREMIER RIMASTA DONNA
Per Angela è giunta la consacrazione. Non il Nobel per la pace che fu assegnato al predecessore Willy Brandt, o il Nobel per l’economia che forse avrebbe meritato un altro Cancelliere come Helmut Schmidt, ma la sua apparizione nel mondo dei fumetti. La signora Merkel è ritratta accanto a Donald Duck, cioè Paperino, nell’ultima avventura della saga dei paperi disneyani.
Il disegnatore di Monaco, Jan Gulbranson, 63 anni, spedisce Paperino, i suoi nipotini e lo zio Paperone alla ricerca del tesoro della contessa Tan und Tuxis, nella realtà Thurm und Taxis, in giro per la Germania, dalla Baviera ad Amburgo. Un bel tour turistico. Le sue tavole vengono pubblicate a puntate anche sulla Bild Zeitung, oltre 4 milioni di copie e 13 milioni di lettori. A Berlino, Donald Duck può stringere la mano alla Cancelliera, e al borgomastro, il socialdemocratico Klaus Wowereit, sullo sfondo della Porta di Brandeburgo. E, esagera con le specialità locali, bruciandosi la gola con un Curry Wurst, la salsiccia con patatine, cosparsa di peperoncino. Ironia a parte, la Merkel a fumetti, per la gioia dei bambini e dei genitori, dimostra la popolarità raggiunta dalla donna più potente al mondo. E anche la dote di Angela, capace di sorridere di se stessa: non se la prende, o finge di non offendersi, quando ad Atene e altrove i caricaturisti le mettono in testa l’elmo chiodato o sotto il naso i baffetti di Hitler.
O per i commenti sulla sua pettinatura e le toilettes che sfoggia agli incontri internazionali e nelle occasioni mondane. Nonostante quanto si vuole credere o sperare all’estero, la popolarità di Angela in patria è al massimo livello, un record dopo sette anni al potere. Il 79% approva quel che fa, più del doppio rispetto a quanti dichiarano di voler votare per la sua Cdu/Csu. Sono per lei anche gli elettori dei verdi, e persino dei Piraten. Se si votasse domenica prossima, verrebbe rieletta per la terza volta, cominciando a insidiare il primato di Helmut Kohl (quattro mandati). La sinistra, come in Italia, è sempre indecisa e divisa, e in un confronto all’americana contro i tre possibili sfidanti non ci sarebbe partita. Li batterebbe tutti per 3 a uno o 4 a uno. A causa della legge elettorale, che elimina i partiti al di sotto del 5%, Frau Merkel potrebbe anche raggiungere la maggioranza assoluta (insieme con i liberali). Non avverrà, e secondo la previsione più logica, guiderà una nuova Grosse Koalition, come nel 2005, insieme con l’Spd, al momento distaccata di una decina di punti. La partner di Donald Duck sa come conquistare i suoi connazionali. Mentre da noi i leaders impauriti insultano Beppe Grillo, Angela dichiara di trovare i suoi Piraten «simpatici e di capire la loro protesta». I corsari teutonici, che solo per pigrizia possono essere chiamati grillini, da aprile a oggi sono precipitati dal 13 al 6%. Il segreto della signora è che risulta credibile, quando sfoggia abiti vecchi di qualche anno, e quando, come lunedì con un boccale di birra da un litro in pugno, (si è appena bagnata le labbra), ha tuonato contro i mercati che rovinano la gente. Forse non è un segreto, lei veramente è fatta così. Non è la Thatcher prussiana, ma la figlia di un pastore luterano, cresciuta nella Germania comunista. Una conservatrice con una coscienza sociale. I deboli vanno aiutati, ma senza fare debiti che alla lunga vengono sempre pagati dai meno fortunati. La Lady di Ferro britannica, Condoleeza Rice o la Clinton si sono imposte copiando gli uomini. Lei è la prima donna in politica che ha conquistato il potere rimanendo una donna. E ha sedotto anche il misogino Paperino.