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 2012  settembre 07 Venerdì calendario

Fra Angelico all’asta a Marsiglia – Fra Angelico, il grande maestro della pittura italiana del quindicesimo secolo, va all’asta in Francia

Fra Angelico all’asta a Marsiglia – Fra Angelico, il grande maestro della pittura italiana del quindicesimo secolo, va all’asta in Francia. L’evento è previsto per il 27 ottobre a Marsiglia ed è particolarmente atteso dagli appassionati d’arte e dagli addetti ai lavori. Si tratta di un pannello inedito, rimasto nelle mani di un collezionista privato francese, che ora ha deciso di venderlo. Il nome di Fra Angelico, o Beato Angelico, è tutt’altro che consueto nel mondo del mercato dell’arte. E, tenuto conto dell’importanza di questa opera, c’è molta attesa per l’asta. Non c’è alcun dubbio sull’autenticità del pannello, che risale al 1430 circa e che potrebbe provenire, stando ad alcuni esperti, dal convento di Santa Maria degli Angeli di Firenze. Recenti ricerche hanno evidenziato che il dipinto costituisce l’elemento centrale inferiore di una grande composizione chiamata Tebaide, che comprendeva sei pannelli raffiguranti la vita degli eremiti in Egitto nel primo secolo del cristianesimo. Come si legge nel catalogo di una recente mostra dedicata all’artista italiano, la tradizione riferisce che i monaci vissero nei dintorni di Tebe, dove san Pacomio fondò il primo monastero secondo le regole del monachesimo. L’insieme dell’opera è completato da altri quattro pannelli conservati in diversi musei: Condé di Chantilly, il Museo delle belle arti di Anversa, il Thomas-Henry di Cherbourg e il Museo dell’arte di Philadelphia. C’è anche una sesta parte, che andrebbe a completare il panorama sul versante superiore, ma che è introvabile e potrebbe essere andata distrutta. È difficile capire quando la Tebaide del Beato Angelico sia stata divisa in sei pannelli. Un’ipotesi formulata è che la separazione sia avvenuta a più riprese alla fine del diciottesimo secolo o all’inizio del diciannovesimo, nel momento in cui gli appassionati d’arte cominciarono a interessarsi di soggetti primitivi e fiorì un interesse economico specifico. Vari esami hanno confermato che in origine si trattava di un’unica tela. Una cosa, comunque, è certa. La Tebaide che sta per andare all’asta è totalmente diversa da quelle composte a Firenze all’inizio del Quattrocento. Ormai il modello bizantino viene abbandonato e ne viene proposto un altro: il mare si trova in fondo al paesaggio, un’ampia valle porta a un golfo marino dominato da una città e circondato da una spiaggia sabbiosa, alte colline rocciose occupano le coste. L’attuale proprietario del pannello è consapevole di avere tra le mani, ancora per poco, un tesoro di valore inestimabile. Egli si è sempre rifiutato di prestarlo ai musei, compresi gli Uffizi di Firenze. Eppure, in assenza di referenze, le valutazioni sono molto basse, fra 200 mila e 400 mila euro. Gli addetti si attendono però un’impennata delle quotazioni in fase d’asta. E lo stesso spera il venditore francese che ha deciso di privarsi dell’opera del Beato Angelico.