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 2012  settembre 03 Lunedì calendario

SORPRESE. BEZOS TELEFONA. E COOK SCOPRE IL LOW COST

Quest’autunno sarà caldissimo. La guerra per controllare le nostre vite digitali si sta facendo infatti sempre più intensa e a settembre due fra i principali contendenti, Amazon.com e Apple, aprono il fuoco con l’annuncio di nuovi prodotti in diretta concorrenza fra di loro. Comincia Amazon.com giovedì 6 con un evento al Barker Hangar di Santa Monica, in California; e meno di una settimana dopo, mercoledì 12, tocca alla Apple stupire i suoi fan con la nuova generazione di apparecchi mobili.
Culto
In comune le due società hanno il culto della segretezza per cui fino all’ultimo minuto non è mai chiaro che cosa riveleranno. Condividono anche la strategia di allargare il più possibile il numero di utenti del proprio App Store — il negozio virtuale per lo shopping online di musica, libri e video —, dei quali conoscono i gusti e il numero della carta di credito. Del tutto diversa invece è la politica dei prezzi: minimi quelli di Amazon, che punta sui grandi volumi per aumentare fatturato e profitti; alti, invece, quelli di Apple, che sa sfruttare il fattore cool del suo marchio e così è cresciuta fino a diventare l’azienda più grande al mondo per capitalizzazione di Borsa, con oltre 620 miliardi di dollari di valore di mercato e un fatturato di 108 miliardi, più del doppio di quello di Amazon.
Ma una delle novità attese da Apple il 12 settembre — o, secondo alcune voci, in un evento successivo a ottobre — sembra proprio una svolta nella filosofia sui prezzi: è il possibile lancio di un iPad Mini con lo schermo di 7 pollici invece dei 10 dell’attuale, e meno caro; una chiara risposta alla popolarità del Kindle Fire di Amazon, che costa la metà dell’iPad ed è l’unico tablet finora riuscito a scalfirne il dominio. Sarebbe anche una svolta nel processo di emancipazione di Tim Cook dal suo predecessore Steve Jobs, a quasi un anno dalla sua scomparsa avvenuta lo scorso 5 ottobre. Il fondatore di Apple si era infatti espresso contro l’idea di un tablet da 7 pollici, liquidandolo come una via di mezzo inutile fra l’iPhone e l’iPad. Ma i tempi cambiano in fretta e la concorrenza aumenta, con l’ingresso in campo anche di Nexus 7, il tablet di Google con le dimensioni e il prezzo di base uguale al Kindle, in vendita da luglio negli Stati Uniti e fra poco in Italia. Cook deve adattarsi, restando fedele all’ispirazione originale di Jobs, ma allargando il fronte della sua offensiva contro i rivali. A parte l’iPad Mini, al centro dell’evento del 12 settembre dovrebbe esserci il nuovo iPhone 5 basato sul nuovo sistema operativo iOS 6, con un nuovo servizio di cartine stradali al posto delle Google Maps, forse connesso alla rete Lte e con un look diverso, ancora più sottile e con uno schermo un pò più grande dell’iPhone 4S. Secondo altre indiscrezioni avrebbe inoltre un microchip per funzionare — con la tecnologia Near field communication (Nfc) — come un portafoglio digitale che permette di effettuare pagamenti.
La grande sorpresa preparata da Jeff Bezos potrebbe essere invece il primo smartphone di Amazon. Da tempo si parla di questo progetto, studiato dagli stessi ingegneri che hanno disegnato il Kindle nel laboratorio ultrasegreto di Cupertino, a due passi dal campus della Apple. Lo scorso luglio il Wall Street Journal l’ha dato quasi per sicuro, avendo parlato con i fornitori asiatici di Amazon, già pronti a partire con la produzione di massa. Segnerebbe un’escalation nella sfida alla leadership di Apple come regina dell’high-tech.
Diatriba
Bezos da tempo si sta preparando a uno scontro a 360 gradi: l’anno scorso ha lanciato il proprio App Store, venendo subito querelato da Apple per aver copiato il termine (che secondo lui è generico e non coperto da copyright); ha anticipato l’iCloud di Apple con il suo Cloud drive, un servizio con cui i clienti possono immagazzinare nella nuvola (mega computer centralizzati) tutti i loro contenuti digitali, dalla musica alle foto, e poi usarli su qualsiasi apparecchio collegato a Internet; e sta firmando una serie di accordi con i grandi produttori di cinema e tv. Bezos sta anche rafforzando il patrimonio di brevetti di Amazon per difendersi da un eventuale attacco di Apple, la cui vittoria contro Samsung — riconosciuta colpevole negli Usa di aver copiato l’iPhone — preoccupa tutti i produttori di apparecchi mobili basati sul sistema Android di Google, fra i quali c’è lo stesso Kindle Fire.
Intanto Apple ha invaso il business originario di Amazon, offrendo una nuova tecnologia per creare libri digitali e interattivi, iBook Author. E soprattutto spera di essere la prima a rivoluzionare il modo di guardare la tv. Ma nessuno sa ancora come arrivarci.
Maria Teresa Cometto