Gianni Mura, la Repubblica 2/9/2012, 2 settembre 2012
TOP, TRIP E TROP I PLAYER SONO COSÌ
Importante esordio di Berbatov nel Fulham nell’importante derby in casa del West Ham: 3-0 per il West Ham. Nessuna colpa importante a carico dell’importante attaccante bulgaro: è entrato nel secondo tempo ma il West Ham ha segnato i suoi importanti gol nel primo. Importasse a qualcuno, gol di Nolan, Reid e Taylor. Questo avvio con voluta ripetizione d’aggettivo serve a dare il benvenuto a Carrera nel Cdi (Club degli importanti). In pochi minuti ha definito “importante” il fisico di Bendtner e “importante” il valore del Chelsea. Ha anche ripetuto il concetto (già sentito da altri) che preferisce essere antipatico e vincente che simpatico e perdente. Ora, al di là della panchina che provvisoriamente occupa, del passato e delle ambizioni ( tutto importante, ça va sans dire) la prudenza del debuttante non guasterebbe. Il 5 a Carrera non dipende da questo, ma dal fatto che dimentica due altre categorie: i vincenti simpatici e i perdenti antipatici. Consiglio (non richiesto): lasci il mourinhismo a Mourinho, che è più allenato.
Quanto a consigli (non richiesti) non posso lamentarmi. Tre giocatori dello Zambia a basso costo avevo segnalato e non se li è filati nessuno. Me l’aspettavo. Nemmeno è arrivato il tanto atteso top player, forse perché trop player, cioè troppo caro. Altre varianti. Tap player: bassa statura e alto rendimento, quindi chi ha Insigne, Gargano e Pizarro ha fatto un affare importante. Coop player: da acquistare in società tra società o da scambiare in allegria, vedi Galliani-Preziosi. Dop player: alla larga, o usa additivi chimici o arriva sempre in ritardo. Flop player: presto per indicarli. Kop player: non si muove da Liverpool. Pop player: spesso coincide col top. Soap player: spesso coincide col pop e col top. Zop player: spesso infortunato. Senza scordare il tip player: obbligatoria mancia (del 15%) al suo procuratore. Dal tip si arriva al Gip player, che almeno è laureato, al cip player (appassionato pokerista) e allo zip. Che è bravino, nel senso che una sua utilità ce l’ha, ma sfrutta un solo movimento: su-giù oppure sinistradestra. Quindi, o manca larghezza o manca profondità. Berbatov, coi suoi due aerei pronti al decollo e scelta di terza destinazione, può essere un trip player. Ultimo, ma molto importante, il vip player. Conosce molti giochi, tutti senza arbitri. Il calcio gli interessa solo di riflesso, come amano dire gli specchi.
Fin qui col gioco si è scherzato. Ma è una faccenda molto seria il gioco d’azzardo. In Italia, sono 1,8 milioni i ludopatici. Lo dice, intervistato dalla Stampa, il ministro
per l’integrazione con delega
alla famiglia, Andrea Riccardi, che sottolinea una grande differenza: una volta il gioco era collettivo, aggregante, mentre ora è solitudine davanti a una slot machine o a un computer. “Il governo interverrà”, dice il ministro. Intanto, sulla stessa pagina, si apprende che dal 3 dicembre 2012 si potrà giocare alle slot anche online, con soldi veri, 24 ore su 24. Smartphone, cellulari, pc. Una pacchia per le casse erariali. Che nella lista nera dei Monopoli di Stato ci siano 4.416 siti illegali è un ulteriore, preoccupante dettaglio.
Siccome i dettagli preoccupanti non vengono mai soli, andiamo ad Affile, dove l’11 agosto è stato inaugurato un monumento- sacrario per onorare il generale Graziani, anche noto come macellaio del Fezzan, additato come criminale di guerra per le sue imprese in Libia e in Etiopia. Uno che andava a tutto gas (nervino), uno cui non importava granché dell’incolumità di donne e bambini né di far massacrare centinaia di monaci. Uno che ha firmato il manifesto della razza e poi, come ministro durante la Rsi, il bando che condannava a morte i giovani renitenti di leva italiani. «Il più grande concittadino era un uomo di pace» ha detto il sindaco di Affile, Ercole Viri (-7), dopo aver criticato chi infanga la memoria del generale.
E’come se in Germania facessero un monumento a Goering. Solo che in Germania non lo fanno, forse nemmeno ci pensano. Ad Affile sì, sottolineando che i soldi pubblici (circa 120mila euro) «sono arrivati dalla giunta Marrazzo, di sinistra». Sì, ma destinati alla riqualificazione di un parco, non a un sacrario che spunta a sorpresa e ha indignato mezzo mondo, dalla Spagna all’Argentina all’Inghilterra, dov’è stata avviata una raccolta di firme contro l’iniziativa. In Italia non mi pare ci sia molta indignazione. Si discute da tempo su zombies e fascisti di twitter, ronzio d’un’ape dentro un bugno vuoto (copio da un collega romagnolo, tale Pascoli) e alle cose veramente, profondamente e provocatoriamente fasciste si bada meno. La memoria, la storia? Ma chi se ne frega. Affile può diventare la Predappio del Lazio, auspica il sindaco, che ha definito ignoranti l’Anpi «e tutti i mass media che ci hanno perseguitato in questi giorni». Ma quale persecuzione, se da Roma, purtroppo, nessuno ha ancora inviato le ruspe? E’ tutta pubblicità- regresso. Per la cronaca, ad Affile Graziani abitò, ma nacque a Filettino, che dal ’38 al ’45 divenne comune di Filettino Graziani. Forse sono meno fieri di quell’uomo di pace, a Filettino.