Enrico Franceschini, la Repubblica 3/9/2012, 3 settembre 2012
FITNESS L’ULTIMA MAGIA IN PALESTRA “IN FORMA IN 15 MINUTI”
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA
Se un giorno vi manca il tempo per fare sport, non è necessario rinviarlo a un altro giorno: basta ridurre il tempo. Invece dell’ora quotidiana di jogging, piscina, bicicletta o palestra prescritta da manuali e medici, basta correre, nuotare, pedalare o comunque esercitarsi per quindici minuti, ma a un ritmo e con uno sforzo molto più intensi. Si chiama proprio così, “high-intensity training”, l’ultima moda per uomini e donne che vivono perennemente di corsa e non ce la fanno a fare tutto quello che hanno in agenda. Per cui la prima cosa a cui rinunciano è l’oretta di ginnastica: le scartoffie in ufficio, i bambini da ritirare a danza, la spesa al supermarket e mille altre incombenze hanno la precedenza.
Ma ecco in arrivo (come sempre) dall’America, passando (come al solito) dall’Inghilterra, la soluzione: un allenamento ad alta intensità. Fatto di sprint da togliere il respiro e pesi da spaccare i muscoli. E’ il sistema adottato da David Cameron, il primo ministro britannico, che per ridurre la pancetta, o almeno tenerla a bada, fa 18 minuti di jogging, tre mattine alla settimana, con Matt Roberts, personal trainer delle star (Naomi Campbell è una sua cliente), che lo fa correre come se in fondo ci fosse il traguardo da cui dipende la sua permanenza a Downing street. E il metodo seguito, dall’altra parte dell’oceano, da Hank Greenberg, ex-amministratore delegato del gigante delle assicurazioni Aig, che a 87 sembra il sosia di Schwarzenegger, perlomeno in avambracci e pettorali, grazie a un quarto d’ora di massacrante culturismo, tre volte alla settimana.
Ci sono palestre riservate esclusivamente a questo genere di training, come la catena Serious Strenght di New York (che sta per aprire una filiale a Londra): «Ci rivolgiamo a manager e dirigenti che non hanno tempo da perdere e vogliono allenarsi seriamente», dice il fondatore Fred Han. «Nelle nostre palestre non c’è la musica, non ci sono specchi e non c’è il bar con il sucsultati,
di carota naturale». Ci sono però dei Nautilus e altre macchine infernali, in grado di far fare al corpo umano in pochi minuti quello che in condizioni normali richiederebbe un’ora o più di fatica:
ovvero consumare calorie, ingrossare i muscoli, aumentare la resistenza aerobica. Il tipo di esercizi varia a seconda dell’attività, dalla corsa alle due ruote, dal nuoto ai pesi, e comprende praticamente
ogni forma di ginnastica, ma il concetto di fondo è sempre lo stesso: “alta intensità”. L’idea che quindici minuti andando al galoppo garantiscono gli stessi risultati, se non migliori ri-
di sessanta minuti andando al trotto. “Less workout, more work”, meno esercizio, più fatica, riassume il Financial Times.
Libri come “Body by science”, del medico americano Doug Mcco
Guff, e “The slow burn fitness revolution”, del proprietario delle palestre “Serious Strenght”, sostengono che c’è una base scientifica per preferire l’allenamento intenso a uno più rilassato. Mc Guff afferma che, al ritmo giusto, anche una sola, breve sessione di training alla settimana è sufficiente a eliminare ogni tipo di disturbo. Ma altri esperti ammoniscono che non tutti hanno l’età e il corpo per l’“high- intensity training” e che, senza adeguato controllo medico, un allenamento simile può fare più male che bene. Chi va piano, va sano e va lontano. A patto di avere il tempo di andarci, naturalmente.