Serena Gana Cavallo, Italia Oggi 31/8/2012, 31 agosto 2012
DUBBIO IMPRESSIONATO
La cosa che appare più inattesa e intrigante dell’incontro tra Angela Merkel e Monti è la frase “grazie, è stato bello:” che la Cancelliera avrebbe rivolto al nostro primo ministro, come saluto finale. Tuttavia, anche le definizione di “Agenda impressionante di riforme” cui il Governo italiano starebbe per porre mano solleva almeno un dubbio su come l’impressione di un evento venga modificata dalla prospettiva di chi lo guarda. A noi, residenti di questo Paese che dall’epoca di Lutero non aderì assolutamente alla Riforma per eccellenza, sembrerebbe che l’unica cosa impressionante siano la lentezza e la risibilità (in alcuni casi), oltre alle improvvisazioni ed alle diluizioni dell’azione di un governo dal quale ci si aspettava facesse tutto quello che la politica mai aveva fatto. Alla Merkel, che guarda da lontano, evidentemente pare che il piccolo trofeo della riforma pensionistica, con le magagne e gli esodati che si trascina in corpo, sia un Everest riformistico. Forse, guardando da lontano, ha pure messo il binocolo al contrario.