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 2012  agosto 28 Martedì calendario

Profumo: «La “senesità” di Mps di fatto non c’è più» - «La senesità della Banca Monte dei Paschi di Siena di fatto non c’è più,noi stiamo cercan­do di tenerla legata alla comunità portandola a nuovo reddito dopo il rimborso dei 3,4 miliar­di di euro allo Stato

Profumo: «La “senesità” di Mps di fatto non c’è più» - «La senesità della Banca Monte dei Paschi di Siena di fatto non c’è più,noi stiamo cercan­do di tenerla legata alla comunità portandola a nuovo reddito dopo il rimborso dei 3,4 miliar­di di euro allo Stato. Il piano industriale preve­de questo entro il 2015, dopo il rimborso di bond dello Stato». Così il presidente di Banca Mps, Alessandro Profumo, intervenuto ieri sera in un dibattito pubblico alla Festa del Pd di Siena. «Questa banca - ha aggiunto - è un valore per il territo­rio perché fa bene la banca, e non perché fa l’oc­cupatore di ultima istanza». «Il Monte dei Paschi di Siena - ha poi detto ­ha vissuto per 540 anni e vuole continuare a vi­vere per altri 540, ma da oggi o facciamo delle scelte per restare in piedi o cadiamo». Profumo è stato più volte interrotto, duran­te il suo intervento alle Festa del Pd, dalle con­testazioni di alcuni dipendenti della banca presenti all’incontro. All’esterno della manifestazione staziona­va un presidio delle sigle sindacali di Banca Mps. La loro posizione: «Non accettare misu­re s­brigative e facili scorciatoie con pesanti ri­cadute sui lavoratori per risolvere la crisi del­la nostra Banca; al management aziendale chiediamo quali strategie commerciali di ri­lancio sta mettendo in campo per risollevare la redditività della Banca?». E rivolte direttamente al presidente di Mps, Profumo: «La dirigenza vuole veramen­te il bene e il futuro di questa azienda? È di­sposta a un dialogo vero, a relazioni sindacali degne di questo nome, al rispetto dell’etica del lavoro?».