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 2012  agosto 29 Mercoledì calendario

TOKIO GRATTACHECCA CONTRO LA CRISI

TOKYO. Nel Giappone oppresso dal caldo come non capitava da anni, quest’estate è scoppiata la passione per la kakigorì (ghiaccio tritato), una granita molto simile alla romana «grattechecca». I gusti più richiesti? Pomodorino, pompelmo rosa, ma anche farina di semi di soia tostati e, naturalmente, l’immancabile tè verde (freddo o bollente). D modo più eccentrico e dispendioso di gustare ìmaka/agoriè con io champagne, versato generosamente sul ghiaccio direttamente dalla bottiglia. Un piccolo capriccio che potete togliervi al Maxim’s de Paris a Ginza o nei locali dell’esclusiva catena Cote de Rouge a-Akasaka, Shibuya, e in altri quartieri centralissimi di Tokyo, al costo di circa 20 euro, oltre il doppio di una grattachecca «normale» servita in gelaterie meno pretenziose. Anche questo prezzo più abbordabile sarebbe giudicato inaccettabile in Italia dove per un paio di euro ti mettono davanti un bicchierone straripante ghiaccio e sciroppi multicolori, ma bisogna tener presente la differenza di salari: il primo stipendio mensile di un neolaureato giapponese equivale a circa 2.500 euro e, nel 93 per cento dei casi, esce dall’aula dove ha discusso la tesi con in tasca il contratto di lavoro «a vita». Ovunque si vedono le bandiere hyoki (bandiere de) ghiaccio), che segnalano negozi dove si servono kakigori. Ogni rivenditore ha la sua fila di clienti in attesa, in gran parte armati di ventaglio, ombrello e ((amari (termine che in Occidente spesso traduciamo con «pazienza», ma in realtà significa «estremo stoicismo»), per resistere bravamente sotto un sole cocente e una temperatura di 40 gradi con umidità ad oLtre il 90 per cento. L’insaziabile sete di kakigori è stato ben accolta dal governo: come viene ricordato ai cittadini con poster attaccati un po’ ovunque, siamo in piena campagna setsuden ossia ricerca del massimo risparmio di elettricità, per far fronte alla scarsità di energia causata dalla tragedia di Fukushima. Gustarsi una kakigori è visto come un modo alternativo di combattere la calura senza girare al massimo la manopola del condizionatore casalingo. Nelle ultime settimane sono stati ricoverati in ospedale circa 20 mila anziani sfiancati dal calore. Molte le vittime. Il governo vorrebbe riattivare tutti i reattori nucleari al più presto. Ma, per il momento, l’unica valida risposta è un drastico setsuden esteso a ogni aspetto della vita sociale. E il bravo giapponese, con la grande gaman che lo rende unico ai mondo per il senso di responsabilità sociale, ci sta provando.