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 2012  agosto 26 Domenica calendario

Birra, grappa e lozioni per capelli Che affari per la «monastero Spa» - La prima birra monastica ita­liana costa 12 euro ( bottiglie da 75 cl) ed è prodotta dai monaci della Cascinazza di Gudo Gambaredo (Milano)

Birra, grappa e lozioni per capelli Che affari per la «monastero Spa» - La prima birra monastica ita­liana costa 12 euro ( bottiglie da 75 cl) ed è prodotta dai monaci della Cascinazza di Gudo Gambaredo (Milano). 14 monaci hanno carpi­to qualche hanno fa i segreti di malto e luppolo dei loro confratel­li belgi, già esperti produttori del­la bionda, e hanno iniziato a com­mercializzarla sul web. Non, dun­que, direttamente al pubblico. On line suggeriscono di sorseggiarla fresca, equilbrata con la sua cre­ma compatta, note di miele, aran­cia, bergamotto, spezie e croste di pane, consigliata con costolette d’agnello impanate e anatra all’ arancia. La vendono su Internet perché pare che il web sia la nuova terra promessa anche per chi, co­me i monaci, è abituato da secoli ad altri ritmi, altri tempi e com­merci. Così hanno deciso di fare anche i monaci di Norcia: da poco producono e vendono la birra Nursia: birra di benedettini doc. A Norcia hanno sviluppato due tipi di bevande: una bionda e leggera, un’altra più ricca e profonda.Han­no un birrificio con impianto da 250 litri e cinque fermentatori da mille litri dove ogni cottura produ­ce da 500 a mille bottiglie. Loro, pe­rò, vendono anche direttamente al consumatore, bar e ristoranti compresi. Non sono che due esempi di un commercio in grande espansio­ne: la vendita nelle foresterie di monasteri e conventi italiani di prodotti tipici,genuini,senz’altro benedetti dall’alto. Anzi, dall’Al­tissimo. Prodotti ricercati perché si pensa, spesso a ragione, che la genuità sia di casa dove abita Dio. Ma non con la sola birra si alimen­tano le vendite. C’è chi produce e vende vino rosso. Sono i monaci trappisti di Frattocchie, vino «per i palati più raffinati» dicono, «di­rettamente dalla nostra vigna alla vostra tavola, resmino rosso cor­poso con sentori di frutti di bosco e more, resmino albato dolce con profumo di pesca selvatica, ottimi vini per accompagnare al meglio i tuoi pasti». Accanto ai vini, ecco i super alcolici. Tra questi la grap­pa dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore. E poi l’Abbazia di Nova­cella, con la sua grappa al miele e grappa astucciata. Alla Certosa di Firenze, invece, vendono molto il Brandy della Certosa e l’elixir di San Bernardo. Le antiche ricette dei monaci presentano una varietà di prodot­ti inimmaginabile: ad esempio una linea specifica per uomini. Ri­nomato è il dopobarba di Camal­doli, il dopobarba all’equiseto dell’Abbazia di Praglia, la colonia classica di Camaldoli e quella del­la Certosa di Firenze. Per la cadu­ta dei capelli, poi, - proprio così, i monaci speso costretti alla tonsu­ra, vendono prodotti efficaci con­tro la caduta dei capelli - ci sono delle importanti fiale sempre dell’ Abbazia di Camaldoli e la lozione naturale anticaduta dell’Abbazia di Torrechiara. Funzionano? Chi le ha provate dice di sì. Come effi­cace, senza dubbio alcuno, è la lo­zione doporasatura dell’Abbazia di Torrechiara, con la sua famosa linea Apiderma. Al monastero di Cesena e al la­boratorio apistico benedettino di Parma si sono invece inventati un repellente contro le zanzare. Dico­no che «gli oli essenziali offrono una protezione tutta naturale alla pelle dalle aggressioni delle zanza­re. Il prodotto ha un gradevole pro­fumo, che rimanda alle sue essen­ze di geranio, lavanda, garofano ed eucalipto. Al suo interno vi son pure gli oli essenziali antinsettici rinomati come il neem, la citronel­la e il tea tree». Chi non conosce le marmellate delle trappiste di Vitorchiano (Vi­terbo) non conosce il meglio che il settore può produrre in Italia. Mol­ta frutta e poco zucchero, un pro­dotto che si dice arrivi spesso an­che nelle cucine dell’appartamen­to papale. Ma i prodotti di altissi­mo livello sono parecchi. Molti so­no stati premiati da riviste blaso­nate come il Gambero Rosso o re­censiti nel golosario di Masso­brio: tra questi, l’olio di olive tag­giasche dei carmelitani di Loano, i vini dei benedettini di Muri Gries Bolzano, le marmellate della mo­nache carmelitane dai piedi scal­ze di San Remo. E ancora le tisane del monastero di Praglia o le sapo­ne­tte del monastero di Montecar­melo. I frati carmelitani scalzi di Geno­va hanno un motto: «Noi preparia­mo le medicine, Dio ci dà la salu­te ». Le medicine che preparano le vendono bene e la salute è in effet­ti una conseguenza per molti clienti. La gamma è fatta da svaria­ti prodotti fitoterapici (a base esclusivamente di prodotti natu­rali) che rielaborano le antiche ri­cette che si tramandano da circa tre secoli arricchite dai contributi offerti dall’attuale conoscenza scientifica. Frate Ezio e i suoi colla­boratori consigliano in particola­re il linimento antireumatico, con­tro sciatalgie, nevralgie cervicali e della colonna vertebrale, periar­triti e dolori articolari. Insomma, un bel businness con però un prezzo accessibile perché come recita la regola bene­dettina, «nel fissare i prezzi dei prodotti ciò che viene richiesto da­lò monastero sia sempre un poco inferiore a quello dei negozi seco­lari, perché in tutto sia glorificato Dio».