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 2012  agosto 25 Sabato calendario

Se è peggio il flirt via sms di una vera scappatella - Se proprio dobbiamo parlar­ne, parliamone

Se è peggio il flirt via sms di una vera scappatella - Se proprio dobbiamo parlar­ne, parliamone. É estate e lo spread non inquieta più di tanto; senza alcun dubbio si stanno consumando plurimi tra­dimenti, si sono esaurite fresche avventure, si progettano nuove bollenti tresche. E allora perché non discutere, in questo territo­rio «culturale», banale e ripetiti­vo, anche dell’alternativa che emerge dalle dichiarazioni di Martina Colombari: «Posso tolle­rare una scappatella, ma non uno scambio costante di sms» (peraltro come Eva Longoria, la casalinga disperata della tv, che ha chiesto il divorzio dopo avere scoperto 300 sms tra il marito e un’altra) Dunque la domanda per tutti potrebbe essere: «Me­glio un fatto inequivoco o uno scritto equivocabile?» Non ero certa che tutti rispondessero co­me Martina, per lo meno stando a una mia personale statistica de­rivante dall’esperienza profes­sionale. Infatti, il traditore sul so­spetto di scappatella può menti­re quanto vuole, giurando e sper­giurando, ma l’ingannato ha sempre la certezza di non trovar­si di fronte a un presunto inno­cente. Invece, lo scritto può dar luogo a interpretazioni e spiegazioni incredibilmente convincenti: c’è, per esem­pio, chi racconta, e viene creduto, che gli sms rice­vuti altro non sono che gli «inoltri» di un’amica o di un amico che ha bisogno di consigli in tempo reale sulla sua storia d’amore. E per soste­nere l’alibi, l’organizzato tradito­re ha da tempo celato il numero di cellulare dell’amante con un nome di fantasia, ovviamente del sesso opposto a quello reale. Ma, tornando a Martina e non tra­scurando di sottolineare che, per chiunque ami, l’alternativa tra corna scritte e corna veloci si pone come la scelta di dover deci­dere se mangiare un cane morto con o senza peli, sembra che il suo pensiero in proposito sia condiviso dalla maggior parte delle donne. Meno dagli uomini. Ho infatti intrapreso una rapi­da indagine di mercato in propo­sito, interrogando una dozzina di signore di varie età e anzianità di matrimonio e ho appurato che a) tutte preferirebbero la «scappatella» b) più della metà, vorrebbe non saperlo c) l’altrametàsiattestainpari quota tra chi procederebbe all’ evirazione immediata e chi co­mincerebbe ad attuare, subito dopo averlo saputo, un instanca­bile marcamento a uomo d) all’unanimitàledonnecon­siderano molto più ingiurioso lo stillicidio emotivo di chi, pur es­sendo con te, è impegnato altro­ve con pensieri messaggiati, e dunque, in un’attività di intima complicità con un’altra e) in genere preferiscono (pur sempre considerando l’al­ternativa come quella del cane con o senza peli) essere tradite a ore invece che continuativamen­te (con gli sms) f) interrogate espressamen­te sulle parole della canzone di Patty Pravo «meglio far l’amore con te pensando a un’altra o vice­versa », tutte, meno una, scelgo­no la prima ipotesi. I pochi uomini interpellati, in­vece, temono il corpo a corpo già avvenuto e danno poca impor­tanza allo scambio, per quanto costante, di sms. Non percepiscono infatti quest’attività se non come virtua­le e di corteggiamento: sono per­tanto convinti di potere con il lo­ro intervento - in genere tuttavia goffo e intempestivo - evitare il peggio, riproponendosi come oggetto di desiderio privilegiato. In conclusione, senza voler sembrare una bacchettona, che proprio non sono, rendiamoci conto che discutendo della scel­ta di modalità dell’infedeltà, la stiamo dando per scontata e ac­quisita. Abbiamo creato, cioè, una sorta di tolleranza benevola all’adulterio (traduzione corret­ta di scappatella) così facilitan­do l’hobby preferito di ogni uo­mo. Quando tutti, invece, do­vremmo trovare insopportabil­mente pornografica la visualiz­zazione in sé del tradimento, mentre si consuma, sia nel letto, sia sul display.