Italia Oggi 28/8/2012, 28 agosto 2012
STATALI FRANCESI NON LICENZIABILI
Il governo francese disfa quello che la maggioranza precedente aveva fatto.
Il ministro della funzione pubblica, Marylise Lebranchu, ha annunciato che il decreto sul «riorientamento professionale dei dipendenti pubblici» sarà abrogato il prossimo 11 settembre durante la riunione del Consiglio superiore della funzione pubblica di stato.
Questo decreto, che aveva fatto molto rumore all’epoca della sua pubblicazione, a fine 2010, riguarda le tre funzioni pubbliche: stato, ospedali e collettività territoriali.
Esso prevede che un funzionario il cui posto di lavoro sia stato soppresso possa essere messo in aspettativa (senza stipendio o sussidio di disoccupazione) se rifiuta tre offerte di lavoro in sostituzione del precedente impiego. E corre il rischio di essere licenziato o di essere mandato in pensione d’ufficio se ne rifiuta altre tre: cioè, in sostanza, se dice no a sei proposte di riqualificazione.
I sindacati avevano chiesto, invano, il ritiro del testo, mentre i socialisti l’avevano denunciato come «uno strumento per tagliare ulteriormente i servizi pubblici».
Tuttavia in quasi due anni, secondo il ministero della funzione pubblica, non si è proceduto ad alcun licenziamento.
Con l’abrogazione del decreto l’attuale ministro in carica intende inviare un segnale ai dipendenti pubblici francesi piuttosto scontenti dopo i primi annunci del governo che li riguardano, come per esempio la non sostituzione di due dipendenti su tre che vanno in pensione nei ministeri non prioritari o il congelamento degli aumenti salariali per il terzo anno consecutivo.