ItaliaOgg 28/8/2012, 28 agosto 2012
È laureato in lettere ma si inventa una linea di abbigliamento opensource– Dalla laurea triennale in Lettere a un lavoro in un’azienda di abbigliamento collegato a un progetto di marketing da lui stesso ideato
È laureato in lettere ma si inventa una linea di abbigliamento opensource– Dalla laurea triennale in Lettere a un lavoro in un’azienda di abbigliamento collegato a un progetto di marketing da lui stesso ideato. La vicenda di Andrea Ciliberti, brand manager della Teddy di Rimini, è emblematica di come a partire da interesse e creatività, trovando qualcuno disposto a investire sulle tue idee, un giovane formato oggi ce la possa fare, eccome. Non senza sacrificio, non senza fatiche, sia chiaro. Quando incontra il titolare dell’azienda a cui spiega il suo progetto di marketing, Andrea si sente rispondere: «Tu sei pazzo, mi ricordi quand’ero giovane. La tua idea potrebbe anche non funzionare, ma mi interessa lavorare con persone che hanno passione per quello che fanno. Vuoi venire a lavorare alla Teddy?». Parte così l’idea di Pollege, un nuovo marchio di abbigliamento opensource, che coinvolge anche giovani creativi esterni all’impresa. Quindi Andrea partecipa a un corso di formazione dove gli viene detto che «se la Teddy vuole durare altri 500 anni sul mercato, chi lavora in Teddy deve comportarsi come se l’azienda fosse sua, come se l’imprenditore fosse lui. Per me, che volevo fare l’imprenditore, era un sogno che si realizzava». Così Andrea lancia la seconda idea: una sua linea di abbigliamento da far crescere all’interno dell’azienda. «Nonostante il periodo di crisi – racconta – ho visto che si può costruire qualcosa di bello. Le teorie di marketing oggi dicono che il prodotto non basta, ci vuole un marchio, un mondo interno al prodotto, una storia da raccontare: si chiama storytelling».