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 2012  agosto 24 Venerdì calendario

«ERO UN CAPO DI SCIENTOLOGY E VI DICO LA VERITÀ SULLA SETTA»

Le accuse non provengono da Una persona qualsiasi, ma da una figura di primo piano di Scientology, che dal 1974 ha percorso «tutti gli stati di consapevolezza», fino ad arrivare a quello massimo denominato «OT8». Lui è Claudio Lugli, uno stilista molto apprezzato, un creativo della moda che ha vestito celebrità del calibro di Miles Davis, Pino Daniele e divi del cinema seguaci di Scientology, come John Travolta e Chick Corea, oltre al controverso e carismatico David Miscavige, leader della Chiesa fondata da Hubbard. Ci riceve in un lussuoso loft a Brescia, ed è un fiume in piena: «Io, mia moglie Renata e i miei figli Tiziano e Flavio, siamo da sempre seguaci di Scientology. Siamo stati, tra i pionieri e fondatori della Chiesa di Hubbard in Italia, e ne abbiamo curato e finanziato l’espansione. Oggi, però, abbiamo deciso di chiudere con l’organizzazione guidata da Miscavige». Non è stata una decisone facile, perché non è mai semplice scoprire una verità che lascia svanire «in un solo colpo 36 anni di dedizione a dei valori che sono stati calpestati e utilizzati per motivi di potere personale e per avidità di danaro». Perché «mentre sua maestà David Miscavige vive alla grande, le migliaia di scientologist che ancora appartengono alla sua setta, sono all’oscuro di tutto». Renata Lugli è ancora più esplicita: «abbiamo scoperto che negli anni molto è cambiato, e che “il management” della Chiesa aveva tradito la fede e gli ideali in cui abbiamo creduto». Per ricostruire la vicenda è stato necessario ripercorrere i luoghi cari a ogni «scientologist », fino a giungere a Hemet in California, alla «Int Base», la base internazionale, in cui oggi risiede David Miscavige. «Per noi non è facile parlare - afferma Renata - perché uno dei nostri figli, Flavio, un ragazzo di 35 anni, è ancora lì dentro, in quella che io definisco “l’azienda Miscavige”. È a Clearwater, a nord di Tampa, in Florida, da almeno 15 anni e presta servizio come “auditor” presso la “So”(la Sea Organization), l’organizzazione avanzata di Scientology. Lì, i ragazzi sono costretti a lavorare anche 20 ore al giorno: viene dato loro un alloggio modesto e 20 dollari alla settimana. Ma quando si parla di lui, di Miscavige, le cose cambiano... una nostra amica ha lavorato per anni alla “linea dei Servizi Personali”. È riservata solo a Miscavige e a sua moglie. Mentre i seguaci della setta fanno letteralmente la fame, lui di norma spende più di 1.000 dollari a settimana solo per il cibo». Miscavige e la compagna hanno a disposizione uno chef a tempo pieno e un aiuto cuoco, oltre a camerieri e a tre maggiordomi. Il capo di Scientology mangia ogni due ore, seguendo una dieta specifica a basso contenuto di grassi. «Naturalmente, tutti i cibi devono essere freschi e della migliore qualità possibile. E, tanto per il pranzo quanto per la cena, Miscavige esige due scelte differenti: significa quattro menu completi ogni volta, per due persone». Per lui il salmone viene fatto arrivare fresco dalla costa dell’Est degli Usa o dal Canada, mentre l’agnello è solo quello nutrito con granoturco e arriva dalla Nuova Zelanda questa vera e propria struttura parallela, denominata Ias, abbia accumulato fondi per oltre un miliardo di dollari. Ma la perversione di Miscavige non conosce limiti: come un novello Caligola, celebre per aver nominato senatore il suo cavallo, così lui ha deciso di “dare i gradi” al suo cane, un barboncino, nominandolo capitano. E così se ti abbaia contro, questo è sintomo che tu sei “fuori etica”, per cui vieni punito». «Etica» in Scientology è una parola che ricorre di continuo: «Stare lì è come essere prigionieri della Stasi» afferma Renata. La realtà si fa sempre più pesante, con figli allontanati dalla famiglia, e costretti ad intrattenere solo sporadici contatti telefonici con i propri cari, sempre sorvegliati e ascoltati. Tutti sono tenuti a fare rapporto a quello che è chiamato «l’Ufficiale di Etica», la persona incaricata di sapere ogni cosa degli adepti, perché tutto deve procedere senza «interferenze esterne». E se i tuoi familiari non la pensano come te, o peggio, escono dalla Chiesa, sono considerati come «apostati», e allontanati per sempre. Renata prosegue il suo racconto: «Una settimana fa è morto in circostanze misteriose un ragazzo di appena 27 anni, di nome Alexander: suo padre, Heber Jentzsch, è il presidente internazionale della Chiesa di Scientology, ma a sua madre, una degli auditor “con il più alto livello di addestramento”, trasmesso direttamente da Hubbard, è stato impedito di vedere il figlio. La Chiesa aveva imposto ad Alexander di non avere più alcun tipo di contatto con sua mamma. Questo modo di fare viene chiamato in Scientology “disconnessione”, ed è ormai una triste consuetudine, con famiglie gettate nella disperazione. Mai, però, avrei immaginato che questa pratica barbarica potesse andare anche oltre la morte di una persona. Questo fatto mi ha turbata profondamente, perché anch’io ho un figlio che è stato allontanato da noi, due anni fa, subito dopo che io e mio marito avevamo deciso di lasciare Scientology».
«In Scientology, gli adepti vengono puniti - le fa eco il marito - attraverso quello che è chiamato Rpf (il Riabilitation Project Force): in pratica, si tratta di veri e propri lavori forzati, come la pulizia delle latrine, o la pittura di mura, staccionate e servizi vari, per otto ore al giorno, più quattro di studio, con pene che durano anche per dieci anni. E che dire poi del buco? Un luogo in cui le persone vengono trattenute contro la propria volontà, anche per delle settimane intere, in un’atmosfera di intimidazione e di prigionia, costretti a mangiare a dormire per terra, con la costante presenza di guardie armate; un posto cintato con tanto di sensori di movimento, cancelli chiusi e un sistema di videosorveglianza, sotto la costante minaccia di azioni violente, sottoposti a maltrattamenti mentali e fisici e degradazioni della peggior specie».