Giuseppe Pollicelli, Libero, 24/8/2012, 24 agosto 2012
IL CASINÒ DELLA FORTUNA
«Ciao ciao, guarda che belli i fiori in quella città che mai mi ha visto e mai nemmeno mi vedrà», cantava Francesco De Gregori in un suo brano del 1985 riferendosi, con il supercilioso sprezzo del musicista impegnato, a Sanremo. Beh, il cantautore romano fa male a escludere dai suoi orizzonti la possibilità di mettere piede nella località ligure, perché uno vi può entrare povero (non è il caso di De Gregori, questo è vero) e uscirne ricco. E senza bisogno di piazzare qualche pezzo scala classifiche al festival della canzone italiana, impresa non certo alla portata di chiunque.
Per veder cambiare da così a così la propria situazione economica è sufficiente recarsi al casinò sanremese e fare ciò che ha fatto ieri mattina una quarantenne di origini piemontesi, la quale, assidua frequentatrice delle sale con le slot-machine, alle ore 10.37 ha compiuto l’ennesima giocata e, subito dopo, ha visto comparire sul display la principessa Leila di Star Wars. Magari alla signora di Guerre stellari non è mai fregato nulla, magari tutte le altre volte che, in vita sua, ha notato su uno schermo la principessa Leila ha storto il naso e ha cambiato canale. Stavolta no, stavolta, nel vedersi comparire davanti agli occhi l’immagine della principessa, la signora di origini piemontesi non ha storto il naso o, se lo ha storto, lo ha fatto perché l’intera sua faccia si è deformata in una smorfia di incredula e incontenibile felicità. La principessa Leila, fino a quel momento forse mal sopportata, le ha infatti annunciato che aveva appena vinto 740.419,91 euro, la somma più alta mai consegnata nella storia della casa da gioco sanremese.
Una cifra che perfino Francesco De Gregori, nonostante le migliaia e migliaia di dischi da lui meritatamente vendute, potrebbe giudicare ragguardevole. Dunque perché una persona, specie se non dispone del patrimonio personale di De Gregori, dovrebbe rinunciare a metter piede a Sanremo e a imitare la signora d origini piemontesi? Certo, se uno vuol seguire le orme della signora deve farlo per bene, e le cronache locali riferiscono che la fortunata quarantenne su quelle benedette slot-machine ci intignava da mesi. Pare, inoltre, che non si sia limitata a Guerre stellari e che abbia sfidato la sorte anche con altre slot-machine. Il primo amore, però, non si scorda mai, e così la signora finiva sempre per tornare, con costanza quasi mistica, alle dieci slot di Star Wars, le quali, collegate tra loro, formavano l’incredibile montepremi rimasto inviolato dal 30 aprile 2009, quando fu distribuita la «miseria» di 292.885 euro. Una volta riavutasi dal gradevolissimo shock, e presa coscienza di ciò che le era capitato, la giocatrice ha ringraziato tutti, ha abbracciato il responsabile del settore slot e, com’era suo diritto, è felicemente passata all’incasso, che le è stato girato seduta stante, tramite bonifico, come da centenaria tradizione del casinò.
Chi legge starà obiettando che entrare in una sala da gioco è semplice, che avere la perseveranza della signora è un po’ meno semplice e tuttavia ancora fattibile ma che, a dirla tutta, avere una botta di sedere come quella della quarantenne è decisamente difficile, anzi difficilissimo. Non c’è dubbio. Ma si tenga presente che,sempre a Sanremo, nel solo fine settimana sono state realizzate cinque vincite per complessivi 88 mila euro e che, in palio, ci sono ancora un mucchio di premi, specie nelle sale slot, dove ben 500 macchine offrono percentuali di vincita che superano il 90 per cento. Proprio sicuri che le possibilità di rimediare un lavoretto mal pagato, coi tempi che corrono, siano molto più alte?