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 2012  agosto 25 Sabato calendario

Ricordiamo grati un grande dell’umorismo, Luciano Salce, attivo nel cinema, in teatro, tv e nel cabaret dove iniziò con i «Gobbi» Valeri e Caprioli

Ricordiamo grati un grande dell’umorismo, Luciano Salce, attivo nel cinema, in teatro, tv e nel cabaret dove iniziò con i «Gobbi» Valeri e Caprioli. Il figlio Emanuele lo ha raccontato con la bella biografia L’uomo con la bocca storta e oggi due fra i suoi migliori film valgono a misurarne l’intelligenza, l’humour, il gusto satirico: prima Il federale inaspettato exploit del 1961 (826 milioni di incasso), poi con Basta guardarla amarcord divertentissimo dell’avanspettacolo. Il Federale, storia di un ottuso fascista delle Brigate Nere che deve portare dall’Abruzzo a Roma un filosofo antifascista amante di Proust, è lo studio di due caratteri che devono convivere a forza e naturalmente di un’osmosi che ha sollevato sospetti di qualunquismo mentre invece è che Salce non voleva essere manicheo e affrontando con spirito grottesco il fascismo rinnovava il neo cinema della Resistenza. Nessuno lo voleva quel film, accusarono Tognazzi (nella foto) di non aver scelto il suo partner Vianello (ma c’è un grande attore francese, Georges Wilson), non c’era distribuzione: eppure, uscito a fine agosto, il passa parola lo trasformò in un successo da cui Tognazzi, comico di rivista, uscì prim’attore pronto a film ancora con Salce (che aveva diretto il suo ultimo musical) e i grandi della commedia italiana, capendo di non essere solo una maschera. Disse Salce del Federale che «è uno che non capisce perché gli hanno insegnato a non capire» e la sceneggiatura di Castellano e Pipolo (papà di Moccia), ogni tanto è pericolosamente equidistante ma centra il bersaglio psicologico con alcuni gag celebri come quello delle buche sul sidecar. Finale amaro tanto che a Tognazzi offrirono un extra se avesse improvvisato qualche battuta divertente (e lui ne mise una). Nel cast, oltre ad attori di varietà, la 16enne Stefania Sandrelli al suo debutto, prima di Germi. Basta guardarla è invece un’irresistibile parodia delle luci del varietà minore in una scalcinata compagnia di avanspettacolo col vanaglorioso Carlo Giuffrè capo comico, la Buccella che si inserisce come vedette e due attrici strepitose: Mariangela Melato che fa una finta e focosa ballerina spagnola e Franca Valeri che offre un memorabile e affettuoso ritratto ironico della grande Wanda Osiris.