Nicol Degl’Innocenti, Il Sole 24 Ore 24/8/2012, 24 agosto 2012
LONDRA ESPORTA IL BRAND SANITARIO
Nel marketing è una strategia nota: prima si prepara il terreno con una pubblicità indovinata, e poi quando la domanda dei consumatori è stata risvegliata si mette in vendita il prodotto. All’insegna dell’imprenditorialità, il Governo britannico ha ora deciso di sfruttare questa strategia vincente per "vendere" il Servizio sanitario nazionale all’estero.
Un miliardo di persone in tutto il mondo ha visto la cerimonia di apertura dei Giochi olimpici di Londra, parte della quale è stata dedicata alla celebrazione del National Health Service. Un festeggiamento a tempo di musica, con tanto di infermiere danzanti e un gigantesco acronimo Nhs al centro dello stadio olimpico.
Il regista Danny Boyle, ideatore e architetto della cerimonia, non sapeva naturalmente che il suo sentito tributo al sistema sanitario pubblico e gratuito avrebbe dato al Governo l’idea di venderlo a privati per incassare utili. Il progetto di Londra è di sfruttare il brand Nhs per aprire ospedali all’estero, soprattutto in Medio Oriente, Cina e India, investendo poi i profitti in Gran Bretagna, dove il deficit del sistema sanitario si è aggravato dopo i recenti tagli alla spesa pubblica.
Un’agenzia ad hoc, Healthcare Uk, verrà lanciata in autunno e gestita dai ministeri della Sanità e del Commercio estero. L’agenzia farà da trait d’union tra gli ospedali più prestigiosi che vogliono aprire filiali all’estero e i Governi stranieri interessati a pagare in contanti per il know-how britannico. Il progetto è dichiaratamente a scopo di lucro, ha spiegato Anne Milton, sottosegretario alla Sanità: «L’Nhs ha un’ottima reputazione a livello globale e intendiamo sfruttarla per generare benefici tangibili per i pazienti e per i contribuenti. I pazienti britannici riceveranno cure migliori in seguito al lavoro all’estero che farà l’Nhs e agli investimenti aggiuntivi che ne deriveranno».
Le aspettative non sono eccessive: la stessa Nhs Confederation ha ammesso che i profitti saranno «una goccia nel mare» rispetto al budget annuale di 100 miliardi di sterline dell’Nhs. Il successo dei primi esperimenti però fa ben sperare. L’esportazione del brand infatti è iniziata in sordina da tempo. Alcuni fiori all’occhiello come il Moorfields Eye Hospital e Great Ormond Street, l’ospedale per bambini di Londra, hanno già aperto filiali a Dubai che generano oltre 28 milioni di sterline di utili all’anno.
L’idea di sfruttare il brand Nhs all’estero in realtà era stata del Governo laburista di Gordon Brown, il che non ha impedito al partito di scagliarsi contro l’idea. «Ora che i dipendenti dell’Nhs stanno perdendo il lavoro e i tempi di attesa si allungano, la priorità del Governo dovrebbero essere i pazienti e non i profitti» ha dichiarato il ministro della Sanità ombra Jamie Reed- David Cameron sta spingendo un’aggressiva privatizzazione dell’Nhs»
Anche l’Associazione dei pazienti ha criticato la mossa, dicendo che si tratta di una «distrazione» in un difficile momento di transizione. Il Governo ha chiesto 20 miliardi di sterline di tagli e ha avviato una radicale riforma dell’Nhs, affidando anche la gestione di ospedali ai privati.