Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  agosto 24 Venerdì calendario

CON 50 MILIONI PIÙ APPRENDISTATO

La costituzione di «Poli tecnici professionali» sul territorio per avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro. Percorsi di alternanza scuola-lavoro «sistematici e ben organizzati», utili anche per stimolare l’imprenditorialità giovanile. E il lancio (probabilmente a ottobre, a Napoli) di un progetto bilaterale italo-tedesco per incrementare l’utilizzo del contratto d’apprendistato, che dovrà diventare il canale d’ingresso principale nel mondo del lavoro.
Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha annunciato ieri la presentazione, nelle prossime settimane, di un pacchetto di misure a favore dei giovani (il cui tasso di disoccupazione sfiora il 35%). Ci stanno lavorando in stretta sinergia i ministeri del Lavoro, dell’Istruzione e dello Sviluppo economico. Ma a disposizione non ci sarà una quantità eccessiva di risorse (si utilizzeranno prevalentemente fondi Fas – per il Sud è stata riprogrammata una spesa per circa 2,3 miliardi di euro). E soprattutto non saranno presentate disposizioni «eclatanti», ha spiegato la titolare del Welfare. Piuttosto si punterà a interventi mirati, attraverso un maggior coinvolgimento delle regioni.
Da parte del ministero del Lavoro sarebbe, in particolare, allo studio una misura per favorire forme di part-time anziani-giovani per favorire nuove assunzioni. Con 77 milioni di euro si impronterà poi un piano di lotta alla dispersione scolastica (la media italiana è del 18,8%, con un picco del 22,3% al Sud), e con altri 37,6 milioni si incentiveranno forme di "no profit" per i ragazzi meridionali. Altri 50 milioni saranno finanziati dal ministero guidato da Elsa Fornero per promuovere esperienze lavorative/professionalizzanti in favore di giovani oltre i 18 anni che non lavorano e non studiano, e interventi di promozione dell’apprendistato (con formazione on the job). Sempre per il Sud saranno investiti 50 milioni per promuovere l’autoimpiego e l’imprenditorialità giovanile.
Le modalità attuative di questi impegni sono tutt’ora allo studio. Ma una fetta importante delle nuove misure annunciate per i giovani arriverà dal ministero dell’Istruzione. Il Miur, assieme al ministero del Lavoro e dello Sviluppo economico, sta lavorando per "annodare" le filiere formative con le filiere produttive, attraverso specifiche intese con gli enti territoriali. In pratica, si punterà a identificare le filiere formative (qualifiche triennali e diplomi quadriennali della formazione professionale, diplomi quinquennali degli istituti tecnici e professionali, e diplomi degli Its) con le 17 principali filiere produttive che caratterizzano l’economia nazionale (dall’agrobusiness, ai trasporti, alla logistica, alla meccanica, al turismo), individuate dal Mise. Verranno costituiti poi i «Poli tecnici professionali» sul territorio, raccordati con le filiere produttive, e nell’ambito di questi Poli potranno essere costituite anche botteghe di scuola e scuola-impresa. Altra misura su cui si sta lavorando è quella per rendere stabili i percorsi degli Its (canali di specializzazione tecnica alternativo all’università). Oggi ne funzionano 59 in 16 Regioni, ma dal prossimo anno saranno 62 (se ne aggiungeranno tre in Calabria).
Misure importanti arriveranno anche da una riorganizzazione dell’alternanza scuola-lavoro (oggi la transizione dai banchi al posto di lavoro è troppo lunga). Nel 2010-2011, ha reso noto il Miur, sono state 1.518 le scuole superiori che hanno realizzato 3.991 percorsi scuola-lavoro (con varie modalità, come stage e tirocini in aziende o studi professioni). Le strutture produttive che hanno ospitato i giovani sono state 25.347. Ma solo il 5% degli studenti ha avuto la possibilità di fare questa esperienza. L’obiettivo è almeno raddoppiare questo numero.
Miur e ministero del Lavoro stanno poi lavorando per implementare il programma «Fixo» su occupazione e formazione. Il budget complessivo è di 48 milioni, di cui 11 destinati alle scuole. A breve si coinvolgeranno 365 scuole superiori. Altre iniziative sono destinate a 73 atenei per realizzare 30mila tirocini e 5mila contratti di apprendistato di alta formazione.