Italia Oggi, 24/8/2012, 24 agosto 2012
TOKYO, CROLLATO L’EXPORT VERSO L’UE
Un calo senza precedenti.
Il Giappone ha registrato a luglio il suo peggior deficit commerciale, a 517 miliardi di yen (5,2 miliardi di euro), legato a una caduta delle esportazioni verso la Cina, ma anche verso altri paesi dell’Asia e soprattutto verso l’Europa, la cui domanda soffre del rallentamento economico e della crisi del debito.
Le esportazioni sono calate dell’8,2% su un anno. A eccezione delle auto, nessun prodotto è risparmiato, compresi quelli elettronici, tradizionalmente apprezzati dalla clientela straniera. Il calo più importante (-25%) ha riguardato l’export verso l’Ue, mentre quello verso la Cina, primo partner commerciale del Giappone, è sceso dell’11,9%. Sola nota positiva riguarda le esportazioni verso gli Stati Uniti, che sono aumentate del 4,7% grazie alle vendite di auto.
Il deficit commerciale si spiega anche con l’aumento delle importazioni, praticamente ininterrotto da due anni e mezzo. E a luglio l’aumento è stato del 2,1% su un anno. A pesare di più è la bolletta energetica: per compensare lo stop della quasi totalità dei reattori dopo la catastrofe nucleare di Fukushima, l’arcipelago è costretto a importare gas naturale liquefatto in grado di far funzionare le centrali termiche. Ma a pesare sul disavanzo è anche l’appetito crescente dei giapponesi per gli smartphone sud-coreani e americani.