l’Espresso, 24/8/2012, 24 agosto 2012
SOPRA LA BANCA L’ESUBERO NON CAMPA
Le banche in crisi nonostante tutta Europa si stia svenando per salvarle taglieranno il personale. Migliaia e migliaia di persone si troveranno senza lavoro. A parte alcuni rari esempi di chi ha avuto il coraggio di cambiare vita radicalmente passando dallo sportello alla coltivazione della terra, per tutti gli altri sarà difficile riconvertirsi. Le soluzioni sono sempre le stesse: prepensionamenti e mobilità, e sempre a carico dello Stato. La collettività dovrà accollarsi non solo i gravi errori di finanza speculativa delle banche che tutti conoscono ma anche quelli di una programmazione delle risorse umane basata sulla falsa convinzione che l’impiego in quel settore, così come i proventi dei derivati, fosse senza fine. Oga Tonero