Alessandro Alviani, la Stampa, 23/8/2012, 23 agosto 2012
IL RE DEI MOBILI VUOLE DARE CASA ALLA CLASSE MEDIA
Dopo aver plasmato i soggiorni e le camere da letto, Ikea punta a foggiare anche il tessuto urbano. E non solo disseminando i suoi inconfondibili colossi giallo-blu lungo le periferie, come fatto finora, o tirando su hotel in giro per l’Europa, come annunciato qualche giorno fa. Il gruppo svedese vorrebbe costruire un nuovo quartiere ad Amburgo, da cui «tragga profitto» l’intera città: ad annunciarlo all’«Hamburger Abendblatt» è Harald Müller, manager di Landprop, una controllata immobiliare di Ikea. Un’IkeaCity, insomma, con appartamenti, uffici e negozi per migliaia di persone.
Amburgo è «una delle città prioritarie in Germania, in cui cerchiamo attivamente terreni e speriamo di trovarli presto», spiega Müller. Al momento, aggiunge, stanno tentando di trovare un’area di cinque ettari nel centro città.
Problema numero uno: la società vorrebbe realizzare il nuovo quartiere in una zona non edificata o sulla quale sorgano edifici che possono essere abbattuti, un criterio non del tutto semplice da soddisfare nel centro dell’elegante città anseatica. Per questo Müller pensa, in alternativa, di ripiegare nelle vicinanze dell’aeroporto. Problema numero due: le autorità competenti non ne sanno nulla. Lo abbiamo scoperto dai giornali, non c’è nessuna richiesta ufficiale, spiegano. Un progetto concreto, infatti, non esiste ancora: Ikea vorrebbe elaborarlo insieme alle autorità. In ogni caso «non vogliamo nessun quartiere a sé stante, separato dal resto della città», avverte la Spd, al governo ad Amburgo.
«Vogliamo integrare i nuovi edifici nella vita urbana e non creare uno spazio abitativo elitario», ribatte Müller.
Altrove sono ben più avanti: a Londra, nell’East End, dovrebbero partire l’anno prossimo i lavori di costruzione di Strand East, un quartiere pianificato da Inter Ikea, una controllata del gruppo svedese. Uffici, ristoranti, negozi e 1.200 appartamenti, il 40% dei quali destinati alle famiglie. La nuova area, che si estenderà su undici ettari a sud del parco olimpico, dovrebbe essere completata nel giro di cinque o sei anni.
Ikea ha in mente piani simili anche per altre città dell’Europa occidentale. Che in Germania stia guardando ad Amburgo potrebbe sembrare contraddittorio. A inizio 2010 proprio qui, nel quartiere di Altona, un progetto per creare il primo negozio Ikea al mondo in pieno centro cittadino aveva diviso i residenti a tal punto che la questione finì per essere decisa tramite referendum (oltre il 77% degli elettori votò per avere il colosso gialloblu sotto casa). In realtà Amburgo, che negli ultimi 15 anni ha già disegnato a tavolino un nuovo quartiere in centro, l’HafenCity, ha bisogno di ulteriori spazi residenziali. La città cresce ed è tornata a superare, per la prima volta in oltre quarant’anni, gli 1,8 milioni di abitanti. «I prezzi immobiliari, però, sono saliti negli ultimi anni del 35-40%», spiega all’«Hamburger Abendblatt» il consulente immobiliare Garlef Kaché. Offrire appartamenti a prezzi accessibili, insomma, potrebbe funzionare. Ikea non pensa a immobili di lusso, promette Müller: «Non produciamo per i super-ricchi, ma per la classe media. E non ci piacciono i grattacieli, che consideriamo inumani».
D’altro canto, però, il sindaco Olaf Scholz ha già avviato un programma per costruire seimila nuovi appartamenti all’anno, un terzo dei quali saranno in case popolari. Resta da chiarire la questione degli interni: avranno un arredamento d’ordinanza Ikea?
Kaché è certo che chi comprerà un appartamento avrà un prezzo di favore sui mobili Ikea. Il manager Müller, dal canto suo, rassicura: Inter Ikea è legata alla casa madre in modo blando, persino nello Strand East di Londra non sorgerà un negozio Ikea. «E comunque - aggiunge - non abbiamo nulla a che fare con le case prefabbricate di Ikea».