Alessandro Gonzato, Libero 22/8/2012, 22 agosto 2012
TERREMOTATI TRADITI: TOLTI GLI SGRAVI FISCALI
Dal primo ottobre i terremotati dell’Emilia-Romagna, del Veneto e della Lombardia torneranno a pagare le tasse come il resto degli italiani. Verseranno regolarmente anche Imu ed Irpef. E chissenefrega se la loro casa lo scorso maggio è crollata come un castello di sabbia o se i macchinari dell’azienda sono andati completamente distrutti dal crollo dei capannoni: lo Stato è assetato di soldi e pretende di essere pagato. Una beffa atroce per chi in quei giorni di morte e devastazione ha perso tutto. Il periodo delle agevolazioni fiscali, durato la miseria di tre mesi, si avvia dunque alla conclusione. E i cittadini colpiti dal sisma, semmai ve ne fosse stato bisogno, dopo quest’ennesi - ma mazzata si sentono sempre più abbandonati dallo Stato. Che tassa, tartassa ed infierisce, anziché tendere una mano di fronte a simili tragedie. Lo scorso 14 agosto il presidente dell’Emilia Romagna, Vasco Errani, aveva chiesto di estendere la sospensione dei pagamenti a tutto il 2013. L’Agenzia delle Entrate, con una nota, gli ha risposto che la scadenza per versare i tributi resta fissata al 30 settembre 2012, con la possibilità per i diretti interessati di regolarizzare la propria posizione entro il 30 novembre, «senza applicazione di sanzioni e interessi, gli adempimenti concernenti le ritenute e relativi al periodo dal 20 maggio all’8 giugno 2012». Il che suona come un’ulteriore presa per i fondelli visto che chi non riuscirà a pagare le tasse tra una quarantina di giorni difficilmente, due mesi dopo, riuscirà nell’impresa. Ieri i governatori dell’Emilia, del Veneto e della Lombardia hanno chiesto al premier Monti e al ministro dell’Economia Grilli di allineare al 30 novembre prossimo, per i residenti nelle zone colpite dal terremoto, le scadenze di tutti gli adempimenti tributari, fiscali, contributivi e amministrativi. Inoltre, per quanti continuano ad avere problemi abitativi o produttivi in conseguenza del sisma, di definire un ulteriore slittamento al 30 giugno 2013 dei termini relativi ai versamenti. Fino ad oggi gli emiliani hanno affrontato con grande dignità l’emergenza terremoto. Si sono rimboccati le maniche, ma ora, se il Governo non interverrà per prorogare la sospensione delle tasse, rischiano di non rialzarsi più. «È ovvio» dice il sindaco di Finale Emilia, Fernando Ferioli, uno dei comuni maggiormente colpiti dal terremoto «che sono il primo a pensare che chi non ha problemi deve pagare. Ma questa» prosegue «è un’emergenza. Ci sono persone colpite pesantemente. E anche negozi che hanno i locali agibili hanno avuto cali di fatturato fino all’80 per cento vivono situazioni improponibili». Il tutto accade mentre la Cgia di Mestre ci dice che tra il 1996 e il 2011 il gettito riferito alla tassazione locale è cresciuto del 114,4 per cento.