Erice 2 agenzie, 22 agosto 2012
NUCLEARE: ZICHICHI «80% CENTRALI IN COSTRUZIONE NON È SICURO»
21/08/2012 17:16
ERICE (TRAPANI) (ITALPRESS) - Delle sessantanove centrali nucleari in costruzione in tutto il mondo, «l’80% non rispetta i criteri di sicurezza». Questo perchè la maggior parte delle nuove centrali «si concentra nel Terzo mondo, dove i livelli di sicurezza non sempre sono ottimali». L’allarme è stato lanciato da Antonino Zichichi, presidente dei Seminari Internazionali sulle Emergenze Planetarie, la cui 45^ sessione è in corso di svolgimento presso la Fondazione Ettore Majorana a Erice, in provincia di Trapani. Per Zichichi «sarebbe opportuno che ci fosse un’autorità internazionale a dettare le regole». Anche Hans Holger Rogner, dell’International Atomic Energy Agency, ha detto che «l’organismo dell’Iaea non ha potere per imporre le regole, bensì ha il compito di tracciare le linee guida». Secondo i dati diffusi dai Seminari, nel mondo sono in attività 433 centrali nucleari, 69 quelle in costruzione, 160 pianificate e 329 proposte per la realizzazione. Il dato, aggiornato al mese di giugno, è stato fornito da Barbara Thomas Judge, presidente emerito dell’Atomic energy autority del Regno Unito. A farla da padrone sono gli Usa (104 impianti), seguiti da Francia (58), Giappone (50), Russia (33), Corea del Sud (23) e India (20). Dall’analisi dei dati emerge che gli impianti cinesi sono realizzati seguendo rigidi criteri di sicurezza, con regole «più stringenti rispetto a quelle che ha oggi il Giappone». Lo ha detto Lowell Wood, della Hoover Insitution, Stanford University. In Giappone, intanto, come ha riferito Tatsuo Masuda, della Nagoya University of commerce and business graduale school, «dal maggio di quest’anno, a seguito dell’incidente di Fukushima del marzo 2011, tutti i reattori nucleari, ad eccezione di due, risultano spenti».