Erice 2 agenzie, 22 agosto 2012
NUCLEARE: SEMINARIO ERICE, NEL MONDO 433 CENTRALI ATTIVE
21/08/2012 16:44
69 SONO IN COSTRUZIONE E 160 QUELLE PIANIFICATE (ANSA) - ERICE (TRAPANI), 21 AGO - Nel mondo sono in attività 433 centrali nucleari; 69 quelle in costruzione, 160 pianificate e 329 proposte per la realizzazione. Il dato, aggiornato allo scorso mese di giugno, è stato fornito, ai Seminari internazionali di Erice sulle emergenze planetarie, da Barbara Thomas Judge, presidente emerito dell’Atomic energy autority del Regno Unito. Il maggior numero di centrali è negli Usa (104 impianti), Francia (58), Giappone (50), Russia (33), Corea del Sud (23) e India (20). Dall’analisi dei dati emerge che è la Cina a puntare, in futuro sul nucleare. Oggi ha 16 centrali attive, 26 in costruzione, 51 già pianificate e 120 proposte per la costruzione. Un pò a sorpresa, dai seminari di Erice è emerso che gli impianti cinesi sono realizzati seguendo rigidi criteri di sicurezza. Elemento questo confermato dal professor Lowell Wood, della Hoover Insitution, Stanford University, e allievo prediletto del padre della bomba H Edward Teller. «In Cina - ha detto Wood - le regole sono più stringenti rispetto a quelle che ha oggi il Giappone». In Giappone, intanto, ha riferito il professor Tatsuo Masuda della Nagoya University of commerce and business graduale school, dopo l’incidente di Fukushima (marzo 2011) sono stati spenti - nel maggio di quest’anno - tutti i reattori: ce ne erano in funzione 54. I quattro di Fukushima sono rimasti fuori uso. E dei rimanenti 50 «ne sono stati attivati soltanto due - dice Masuda - uno ai primi di luglio, il secondo nella seconda decade dello stesso mese». Tutti gli altri, per ripartire, «sono in attesa di ottenere l’autorizzazione da una commissione nazionale chiamata a scrivere le regole sulla sicurezza». Gli unici due impianti oggi funzionanti, «sono stati autorizzati dal primo ministro giapponese», ha aggiunto Masuda. Il presidente dei Seminari, Antonino Zichichi, che è per il nucleare sicuro, dice che il vero problema è caratterizzato dal fatto che «l’80% delle centrali nucleari in costruzione sono concentrate nel Terzo mondo, dove i livelli di sicurezza non sempre sono ottimali. Per Zichichi sarebbe opportuno che ci fosse un’autorità internazionale a dettare le regole. Lo stesso Hans Holger Rogner dell’International atomic energy agency (Iaea), ha detto che l’organismo »non ha potere per imporre le regole«, bensì ha il compito di tracciare le linee guida. (ANSA). YDL/GIU 21-AGO-12 16:44